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Il cane insieme al neonato

Già a partire dal 4°-5° mese, il bambino s’interessa ai movimenti del cane che gli sta intorno. Evitando di mostrarvi inquieti non provocherete reazioni di diffidenza nel bambino che non manifesterà mai alcuna paura verso il cane, anche se ogni tanto riceve qualche spinta. Quando senza una ragione, (un incidente, una morsicatura, che possono evidentemente traumatizzare per qualche anno) un bambino ha paura, ciò significa quasi sempre che nel suo ambiente familiare c’è qualcuno che è molto più pauroso di lui. Se in casa c’è un neonato è meglio prendere un cucciolo invece di un soggetto adulto, che avrebbe qualche difficoltà ad adattarsi alla nuova famiglia adottiva: un cambiamento di focolare è molto penoso per un cane. Reclamerà per sé tutto il vostro affetto e tutta la vostra attenzione, cosa difficilmente compatibile con la presenza di un neonato. Ma prima di prendere decisioni sarà bene aspettare che vostro figlio dia un po’ meno da fare, verso il 5°-6° mese, quando farà solo quattro pasti al giorno. Altrimenti tra i pasti del cucciolo (che a sua volta deve essere nutrito quattro o cinque volte al giorno), quelli del lattante e quelli del resto della famiglia, la padrona di casa non saprebbe dove sbattere la testa e starebbe sempre incollata ai fornelli. Fin dall’inizio resterete sorpresi dall’intesa e dalla complicità che si stabiliranno tra il bimbo e il suo nuovo amico, e vi stupirete che quest’ultimo (maldestro e sgarbato con voi), sia tanto cauto quando si tratta di giocare con vostro figlio. Avere un compagno della stessa età è senz’altro un vantaggio per il cucciolo: il bambino non è abbastanza forte per prenderlo in braccio, e lui può sottrarsi agli scherzi che possono invece inventare i ragazzi più grandi. Ma non fatevi illusioni: dovrete sorvegliarli continuamente, in particolare se sono entrambi liberi nella stessa stanza; per maggiore tranquillità si può mettere il bambino nel recinto, ma le mamme sanno che non bisogna lasciarlo troppo a lungo. Cercate di tenere il cane sempre molto pulito, soprattutto quando rientra dalle passeggiate. Se è particolarmente affettuoso, è più prudente pulirgli la gola con un guanto di spugna inumidito. Spazzolatelo il più spesso possibile per evitare che perda il pelo. A parte queste precauzioni, se l’animale è sano non vi sono motivi per isolare i due compagni. Sarebbe un peccato: il bambino imparerà molto più in fretta a muoversi, a furia di cercare di afferrare l’amico che gli gira intorno continuamente. La sorveglianza deve essere stretta specialmente durante gli spuntini; se avete l’impressione che vostro figlio mangi i biscotti molto in fretta, significa che qualcuno gli dà una mano… Quando il bimbo imparerà a camminare il cucciolo, già più calmo, diventerà un “rimorchiatore” pazientissimo. Purtroppo quest’amicizia finirà, e molto presto: un cane vive in media poco più di dieci anni. Bisogna pensare all’immenso dolore che questa morte causerà a un ragazzo sui dodici anni, un’età in cui si è particolarmente sensibili ed emotivi. Se il cane è molto malato, accorciategli le sofferenze e portatelo dal veterinario: eviterete così che la morte sopraggiunga bruscamente sotto gli occhi del ragazzo. Appena possibile, regalategli un altro cucciolo.

cane e bambino

Il cane con i bambini più grandi

Con i bambini di almeno quattro anni, con cui è possibile ragionare, potete tenere l’esperienza di prendere un cane adulto. Spiegate loro la situazione, dite che si tratta di un animale sfortunato, che è stato abbandonato e ha bisogno di carezze e gentilezza. Grazie ai bambini è probabile che si adatti più in fretta, a condizione che siete sicuri dei vostri figli, della loro dolcezza e del loro amore per le bestie. D’altra parte prendere un animale adulto comporta per lo meno un rischio: è impossibile sapere se quand’era cucciolo è stato maltrattato, come purtroppo succede, da altri bambini e se questo fatto non ha suscitato in lui una diffidenza particolare nei loro confronti, una diffidenza che potrebbe che potrebbe indurlo a mordere per difendersi. In ogni modo, con qualunque cane, un bambino deve imparare a non molestarlo mai mentre mangia, a non portargli mai via la ciotola di sotto il naso, non svegliarlo mai bruscamente né assumere atteggiamenti minacciosi; queste sono le regole essenziali. Se scegliete un cucciolo ricordate che non si deve mai lasciarlo manipolare come una bambola, così da non provocargli traumi o fratture difficilmente recuperabili, essendo il cucciolo molto fragile. Divenuto adulto il cane sarà assai meno fragile e perfettamente in grado di rifiutarsi di giocare se non ne ha voglia. Il problema allora non vi riguarderà più, se la sbrigheranno da soli. Tenete comunque sempre d’occhio il bambino perché il cane, scocciato delle insistenze, potrebbe difendersi.

 

 

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