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La fitodepurazione

Cosa si intende per Fitodepurazione?
La fitodepurazione è un processo per depurare le acque reflue civili (cucina, bagno), che utilizza le piante come filtri biologici in grado di ridurre le sostanze inquinanti in esse presenti. I trattamenti di fitodepurazione sono trattamenti di tipo biologico che sfruttano la capacità di autodepurazione degli ambienti acquatici, stagni e paludi, in cui si sviluppano particolari tipi di piante, come la canna palustre, che hanno la caratteristica di favorire la crescita di microrganismi mediante i quali avviene la depurazione.

Qual è il ruolo delle piante?
Il denso intreccio di rizomi e radici della canna palustre, che attraversa sia in senso orizzontale che verticale, il filtro di sabbia fino alla profondità di 1 m, contribuisce a mantenere soffice il terreno; inoltre, fa sì che il filtro sia sempre ben ossigenato e che in esso si sviluppino microrganismi a carico dei quali avviene la depurazione delle acque. Importante è anche il ruolo delle piante nell'assicurare il continuo flusso dell'acqua attraverso il filtro di sabbia e ghiaia.

Il dimensionamento
Per gli impianti di fitodepurazione VIS si calcolano, per un filtro di 1 m di profondità, 2-4 metri quadrati a persona collegata. La superficie del filtro dipende dal livello d'inquinamento delle acque di scarico, dalla qualità e dal grado di depurazione da ottenere.

In che modo funziona la Fitodepurazione?
Gli impianti di fitodepurazione sono trattamenti biologici di depurazione che operano attraverso l'azione combinata di batteri e piante. Essi necessitano di una depurazione preliminare, data da una fossa "Imhoff", che operi una sedimentazione primaria. Dalla fossa Imhoff escono infatti le acque di scarico, private delle parti solide, che verranno pompate sul filtro di sabbia attraverso un sistema di tubi sottopressione: l'acqua passando attraverso il filtro subisce un processo di depurazione effettuato prevalentemente da microrganismi aerobici. Le acque depurate vengono condotte in un pozzetto di controllo e da lì possono essere rilasciate in corsi d'acqua superficiali senza creare problemi d'inquinamento e di eutrofizzazione.

Funzionamento e manutenzione invernale
La manutenzione di un impianto di fitodepurazione VIS non richiede personale specializzato. Gli interventi di manutenzione sono limitati alla pompa dell'acqua, al sistema dei tubi ed alla fossa Imhoff. Durante il primo periodo di vegetazione è necessario tenere il filtro pulito e libero dalla crescita di altre piante. Dalla depurazione preliminare (fossa Imhoff) escono esclusivamente fanghi primari che devono essere asportati 1 o 2 volte l'anno. Gli impianti vengono dimensionati in modo da garantire i risultati desiderati anche d'inverno, quando i processi metabolici avvengono più lentamente. Si considera che un impianto abbia una vita media di 20 anni.

Sistemi alternativi di depurazione con le piante
Le piante acquatiche possono essere usate in svariate situazioni per pulire le acque. Un modo è quello di utilizzarle in stagni controllati chiamati lagunaggi che differiscono dai sistemi di fitodepurazione verticali come il VIS poiché l'acqua scorre in superficie creando a volte cattivi odori e poiché necessitano di superfici maggiori (20m2).

Quali sono i campi d'impiego?

I campi d'impiego di questi sistemi sono molteplici:

  • come impianti di depurazione comunali fino a mille persone;

  • in siti abitativi rurali dove non sia possibile o sia troppo costoso il collegamento con la fognatura pubblica;

  • come smaltimento di reflui civili in campeggi, gruppi di case o case singole;

  • per la depurazione di acque nere in collegamento con compost toilette.

Quali sono i vantaggi della Fitodepurazione?

  • costi minimi di costruzione e manutenzione;

  • fabbisogno minimo di superficie (2-4 m2 per persona collegata);

  • minimo impatto ambientale (assenza di odori, totale abbattimento della carica patogena);

  • creazione di un'area verde al posto di manufatti in cemento;

  • possibilità di riutilizzo dell'acqua depurata come acqua non potabile;

  • riduzione dei consumi di energia elettrica di almeno il 50% rispetto ad un depuratore tradizionale;

  • effluente finale conforme alle norme vigenti.

Sito consigliato: www.paea.it

 

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