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Le osteodistrofie

OSTEODISTROFIA IPERTROFICA

La malattia si presenta con i seguenti sintomi:

  • letargia

  • riluttanza al movimento

  • tumefazioni dolorose sopratutto al carpo ed al tarso

  • la febbre può essere presente

OSTEODISTROFIA FIBROSA

La causa della malattia deve essere ricercata fondamentalmente in un alterato rapporto nutrizionale del calcio e del fosforo che nella normalità deve essere di 1,2:1.
In particolare diete ad alto o quasi esclusivo apporto di carne e derivati della carne forniscono un rapporto di calcio-fosforo fortemente squilibrato e conducono inevitabilmente ad una grave carenza di calcio nel sangue (la carne ha un rapporto calcio fosforo di 1:16, il fegato 1:35, il rene 1:22).

L'organismo animale reagisce a questo squilibrio metabolico con una secrezione di paratormone che, al fine di garantire una normale calcemia nel sangue, promuove un riassorbimento di calcio dalle ossa con conseguente demineralizzazione e quindi osteodistrofia.
Nei casi avanzati avvengono fratture spontanee anche multiple come quella mostrata dalla freccia nella radiografia.


IPERVITAMINOSI D

E' un disturbo raro. Si verifica esclusivamente nei cani che assumono grandi quantità di olio di fegato di merluzzo o di altre integrazioni polivitaminiche.
La malattia causa decalcificazione ossea, ipercalcemia, calcificazioni soprattutto a livello renale.
Ricordiamo che la vitamina D viene sintetizzata a livello cutaneo in presenza della luce solare ed è quindi inutile supplementare la dieta con tale sostanza.


OSTEOCONDROSI

Al grande capitolo delle osteocondrosi appartengono tutte le malattie delle cartilagini nei cani in accrescimento.
Sono patologie che colpiscono quasi esclusivamente soggetti appartenenti a razze di grossa taglia con rapido ritmo di crescita; i maschi risultano affetti con frequenza doppia rispetto alle femmine e la sintomatologia clinica si rende evidente a 4-10 mesi di età.
La malattia consiste fondamentalmente in una alterazione della maturazione delle cartilagini articolari che non evolvono in tessuto osseo ma vanno incontro ad un eccessivo ispessimento che non permette un adeguato apporto nutritivo degli strati più profondi che di conseguenza vanno incontro a fenomeni degenerativi e necrotici.
In queste situazioni anche piccoli traumi possono provocare fissurazioni nelle cartilagini che poi evolvono fino ad un distacco parziale o totale dall'osso sottostante causando dolore e zoppia della parte interessata.

A tale stadio il processo osteocondrosico prende il nome di osteocondrite dissecante che può interessare l'articolazione della spalla, del gomito, del ginocchio, del tarso.
La malattia osteocondrosica può interessare anche le cartilagini di accrescimento causando la mancata maturazione dei centri di ossificazione secondaria (vedi displasia del gomito).

Vanno inoltre ricordate:

- la displasia dell'anca e la ritenzione della cartilagine encondrale che può colpire prevalentemente la cartilagine distale dell'ulna quasi sempre in modo bilaterale con conseguente incurvamento del radio e deviazione laterale della mano, ma anche il condilo laterale del femore e con conseguente ginocchio valgo. Non ci sono segnalazioni di un coinvolgimento di tutti e quattro gli arti.

Le osteopatie di sviluppo

 

Tratto dal web: http://baiaazzurra.homestead.com

 

 

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