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Segmentazione e blastogenesi

Grazie alla fecondazione si è dato avvio a delle successive divisioni mitotiche a carico dello zigote. Queste divisioni cellulari, dette segmentazioni, sono necessarie per dar luogo alla trasformazione dello zigote in un organismo pluricellulare. Le divisioni di segmentazione danno origine a cellule che sono dette blastomeri. Le cellule che vanno incontro a segmentazione hanno un ciclo mitotico particolare in cui è assente la fase di accrescimento nell'intervallo che separa le divisioni successive. Invece, ciascuna divisione cellulare ha come risultato una riduzione delle dimesioni delle cellule nelle successive popolazioni. In altre parole si ha un aumento del numero totale di cellule ma con la loro riduzione proporzionale in volume.
La segmentazione svolge un ruolo cruciale nell'impostazione delle dimensioni delle cellule dell'adulto; se non intervenisse la segmentazione le dimensioni dell'individuo adulto sarebbero di molto superiori. Nel corso della segmentazione le cellule deriscono l'una all'altra e formano un raggruppamento sferidale.

Il gruppo delle cellule, formatesi al termine della terza o quarta divisione di segmentazione, costituisce un insieme compatto di 8 o 16 cellule. Questo agglomerato viene chiamato morula ("piccola mora"). Gli embrioni si trovano nello stadio di morula quando passano dalle tube uterine alla cavità uterina, e in quasi tutti gli animali domestici questo stadio viene raggiunto entro 4 o 5 giorni. A questo punto è importante che i blastomeri perdano la loro totipoteenza, cioè la capacità di formare un embrione completo a partire da un'unica cellula qualora essa venga separata dalle altre. Se le cellule separate si sviluppassero normalmente, si ottengono due gemelli identici.

Durante le divisioni mitotiche successive allo stadio di morula, fra cellula e cellula compaiono degli spazi che sono riempiti da liquido e che finiscono col confluire formando un'unica cavità centrale ancora ripienadi liquido e circondata da un singolo strato di cellule. Ne risulta una formazione, chiamata blastula; lo spazio interno viene denominato blastocele. lo stadio di blastula è raggiunto dopo 7-9 divisioni di segmentazione; nel cane ciò avviene intorno ai 10-11 giorni dopo l'ovulazione.

Ad un'estremità della blastula è presente una piccola massa di cellule, situate al di sotto delle cellule che formano la parete della blastula. Queste cellule hanno dimensioni maggiori, con citoplasma più denso rispetto alle cellule che le sovrastano. Questo gruppo di cellule prende il nome di massa cellulare interna, e rappresenta quella parte della blastulache darà luogo all'embrione vero e proprio. Le altre cellule della blastocisti contribuiscono alla formazione delle strutture extraembrionali, in special modo di quelle coinvolte nella formazione della placenta. A queste cellule viene dato il nome di cellule del trofoblasto.

La zona pellucida, presente fin dal momento dell'ovulazione, col raggiungimento dello stadio di blastula va incontro a un processo degenerativo, scomparendo entro il giorno successivo alla completa formazione della blastula. Si determina di conseguenza l'esposizione diretta della blastula all'ambiente uterino, ed è inoltre reso possibile l'impianto, dal momento che il trofoblasto è ora in contatto con l'epitelio della mucosa uterina.
Avviene ora un all'ungamento del trofoblasto, amplificando l'esposizione di una più ampia superficie uterina al prodotto del concepimento nella fase di preimpianto.

Periodi approssimativi in cui si verificano i vari stadi di sviluppo iniziale nel cane:

Stadio N° dei giorni dall'ovulazione
Due cellule 5
Quattro cellule --
Morula 7
Blastula con massa cellulare interna 11
Comparsa dell'endoderma 12
Somparsa della zona pellucida 11-18
L'endoderma delimita il blastocele < 15
La linea primitiva è evidente 15
Mesoderma presente nell'embrione 15-16
Inizia la formazione dei somiti 16
Mesoderma presente a livello extraembrionale 18
Divisione del mesoderma, formazione del celoma < 18

a cura di Sara Dioguardi

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