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Gametogenesi

Spermatogenesi ed Ovogenesi

I gameti sono particolari cellule prodotte nel processo della gametogenesi il cui compito è di fondersi per creare lo zigote. Il corredo cromosomico dei gameti è necessariamente aploide (n) poiché ereditano dai genitori metà del patrimonio genetico. Se i gameti fossero diploidi ad ogni generazione si assisterebbe ad un controproduttivo aumento dei cromosomi dello zigote, impensabile dal punto di vista genetico ed evolutivo.

La riduzione dei cromosomi, oltretutto, ha un valore ancora più importante se si considera che per ripristinare la diploidia i cromosomi materni ed i cromosomi paterni vengono miscelati garantendo una variabilità genetica utile sotto tanti punti di vista.
Avere una alta variabilità genetica, che si esprime lungo le generazioni, vuol presentare genotipi più resistenti a fattori ambientali o anche ad elementi virali. 
I gameti sono di tipo maschile e femminile. I gameti maschili si chiamano spermatozoi e vengono prodotti in organi particolari definiti testicoli (gonadi maschili) mentre i gameti femminil sono definiti ovuli e sono cellule prodotte all'interno delle ovaie (gonadi femminili). La spermatogenesi è il processo di creazione degli spermatozoi mentre l'ovogenesi è il processo di creazione dell'ovulo.
Le gonadi spesso definiscono il sesso dell'animale poiché, anche se questo non è una regola, le gonadi maschili e le gonadi femminili sono presenti in animali di sesso diverso.
Gli ermafroditi sono animali che possiedono ambedue le gonadi anche se non le usano contemporaneamente, o quantomeno l'autofecondazione è ridotta al minimo. La quantita di gameti prodotta nell'arco di una vita è di tipo deterministico cioè non può essere controllata direttamente dalla volontà degli animali e ci sono profonde differenze sulla quantità di gameti prodotti da diverse specie animali. La donna, ad esempio, nel corso della sua vita produce circa 400 ovuli e la fecondazione è, generalmente, singola dato che difficilmente la donna porta avanti una gravidanza  con più di un feto. In rari casi il parto è gemellare mentre un numero di tre piccoli è già molto raro. La femmina del merluzzo depone oltre dieci milioni di uova e questo lascia riflettere sulla profonda diversità degli animali del portare avanti i processi di creazione dei gametogensi.

Cosa si intende per spermatogenesi?
La spermatogenesi è il processo di creazione degli spermatozoi ed avviene nelle gonadi maschili. E' un processo complesso nel quale avvengono differenziazioni e mitosi di un gruppo di cellule staminali di partenza. La cellula staminale ha il nome di spermatogonio e per mitosi si divide in due cellule. La prima è uno spermatocita differenziato mentre la seconda, per garantire il ricambio della base cellulare staminale, mantiene i caratteri di spermatogonio.
Si sono avanzate altre ipotesi sulla differenziazione cellulare alcune delle quali propongono che la cellula staminale si divide, con dei meccanismi ancora da spiegare, o in due spermatogoni o in due cellule staminali. La sinergia tra un tipo ed un altro di divisioni dovrebbe mantenere più o meno costante il quantitativo di cellule staminali. Questa teoria, che vale anche per altri sistemi dove c'è la divisione cellulare di cellule staminali, non è molto accreditata e necessita di ulteriori riscontri scientifici.
 Lo spermatocita primario è differente dallo spermatogonio ed entra nel processo di meiosi. La prima fase è di tipo riduzionale e pertanto lo sparmatocita primario, che è diploide, si divide in due spermatociti secondari aploidi che, in altre parole, contengono metà del patrimonio genetico dello spermatocita primario. Lo spermatocita secondario appena formato è ancora in fase di meiosi e con la seconda riduzione, che non è riduzionale dal punto di vista del patrimonio genetico, si divide in due spermatidi.
Riassumento quanto appena detto: la meiosi dello spermatocita primario genera due spermatociti secondari aploidi i quali, a loro volta, si dividono per formare due spermatidi secondari ed in tutto alla fine della meiosi si contano quattro spermatidi.

Ogni spermatidio viene poi "raffinato" all'interno della gonade poiché non è ancora capace di sostenere gli eventi della fecondazione. La raffinazione è da intendersi come un processo più o meno lungo, a seconda della specie, volto a costruire e consolidare la struttura del futuro spermatozoo che, per poter compiere il proprio lavoro, necessita di particolari elementi non presenti negli spermatidi.
 Allo stadio finale lo spermatozoo presenta una struttura particolare. Dal punto di vista morfologico lo spermatozoo dei vertebrati e' formato da una testa, da un corpo e da una coda flagellare. La testa possiede una vescicola ricca di sostanze utili a digerire il breve tratto della parete dell'ovulo e prende il nome di acrosoma. Il corpo appare privo di citoplasma e presenta un nucleo molto evidente con dei filamenti di RNA che hanno il compito di operare la sintesi delle proteine una volta formato lo zigote. La coda è attaccata al corpo ed ha il compito di flettersi per generare il movimento che serve allo spermatozoo a compiere piccoli cammini all'interno delle vie genitali femminili o, in altri casi, nel microambiente dove viene espulso. Per potersi muovere lo spermatozoo ha bisogno di energia che ricava dai mitocondri sparsi nel corpo e nella coda.
Gli spermatozoi degli invertebrati possono assumere forme molto diverse e, in alcuni casi, si discostano visibilmente rispetto allo schema testa-corpo.coda poiché appaiono con forme particolari come quelle tentacolate.

Cos'è l'ovogenesi?
L'ovogenesi è il processo di creazione dell'ovulo, il gamete femminile. E' un fenomeno portato a termine nelle gonani femminili (ovaie) e si riproduce in maniera ciclica durante un tratto della vita della femmina e l'interruzione di questo ciclo ne determina la sterilità. Le cellule iniziali sono gli oogoni (od ovogoni), che si dividono per mitosi.

Una prima differenziazione dell'ogonio genera l'oocita (ovocita) primario che entra in meiosi. La meiosi riduce il corredo cromosomico dell'oocita che da aploide diventa diploide. Tale corredo viene spartito tra le due cellule "figlie", l'ovocita secondario e il globulo polare. Contrariamente a quanto avviene nel processo della spermatogenesi, dove tutte le cellule finali del processo sono attive e funzionali, il globulo polare è una cellula che non può essere fecondata e, dal punto di vista riproduttivo, non funzionale. Nella seconda fase della meiosi, quella non riduzionale,il globulo polare si divide in ulteriori due globuli polari mentro l'ocita secondario si differenzia in ootide e un ulteriore globulo polare. A questo punto l'ovulo è quasi pronto, sebbene dal punto di vista dell'avanzamento della meiosi si blocca in un punto ben determinato e completa tale processo soltanto quando è prossimo ad essere espulso dal follicolo per essere introdotto lungo le vie che portano all'utero. La fase della meiosi in cui l'ovulo rimane bloccato, anche per molto tempo, è la prima profase e, in altri termini, l'ovulo rimane bloccato nella profase della prima meiosi fino al momento in cui viene espulso dal follicolo ovarico. La seconda meiosi si compie solo dopo la fecondazione, ovvero dopo la penetrazione dello spermio nell'ovulo.

Cosa è la vitellogenesi?
Il vitello, o tuorlo, è una sostanza liquida o leggermente solidificata presente all'interno dell'ovulo. Dal punto di vista biochimico possiede un carattere lipoproteico anche se, nel proprio interno, si nota la presenza di proteine e di lipidi non associati tra loro. Il compito del vitello è quello di fornire una iniziale riserva di energia (sotto forma di molecole) da essere utilizzata nei primi momenti dello sviluppo. La presenza in quantità o meno del vitello determina la classificazione delle uova ed è direttamente collegata al tipo di sviluppo embrionale poiché uova con poca sostanza nutritizia debbono essere rifornite dall'esterno per potersi sviluppare.

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