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Categorizzazione e criteri di Aristotele

a cura del prof S. Presciuttini
T.A.C.R.E.C. - Modulo di Etnologia a.a. 07-08

La categorizzazione della realtà

- Il raggruppamento degli oggetti che ci circondano in categorie discrete è un compito necessario alla sopravvivenza
- Probabilmente le categorie più elementari, che adoperiamo istintivamente dalla nascita, sono quelle di "buono" e "cattivo"
- Una categoria è un attributo, una proprietà, una qualità oppure una caratteristica per cui un oggetto può essere identificato in mezzo ad altri
- La categorizzazione è dunque il processo attraverso il quale gli oggetti che ci circondano, ma anche i concetti e le idee, e qualunque cosa faccia parte della realtà, vengono riconosciuti come entità distinte, e più o meno diverse fra loro

Le categorie di Aristotele

- Fin dal pensiero greco la filosofia si è occupata del problema della categorizzazione, alla ricerca dei fondamenti della conoscenza
- Per Aristotele le categorie sono 10 e sono i generi cui sono riconducibili i termini in cui possiamo scomporre qualsiasi proposizione; quindi sono qualcosa di primo e non ulteriormente riducibile: 1) sostanza; 2) quantità; 3) qualità; 4) relazione; 5) luogo; 6) tempo; 7) posizione; 8) condizione; 9) azione; 10) passione
- Lo stesso Aristotele applicò il suo schema di categorizzazione alla classificazione degli esseri viventi.
- La sua tecnica era di proporre domande via via più specifiche: "È animale o vegetale?", "Quante zampe ha?", "È coperto di peli o di piume?", "Può volare?", ecc...

La classificazione dei viventi secondo Aristotele

- Per Aristotele il regno Animale è diviso in due gruppi, gli Enaima (= con sangue) ed Anaima (= senza sangue).
- Al primo gruppo appartenevano l'uomo, i quadrupedi, i cetacei, i pesci e gli uccelli.
- Al secondo appartenevano la maggior parte dei crostacei decapodi, dei molluschi e quelli che Aristotele definiva Entema, vale a dire un insieme di insetti, miriapodi, aracnidi, anellidi e vermi parassiti.
- Il criterio di classificazione che Aristotele adottò per gli Entema fu la suddivisione del corpo degli animali in più segmenti separati da un'incisione (dal greco entomos) a cui appartengono una serie di appendici locomotrici. Se si escludono i vermi la definizione aristotelica di Entema si avvicina a quella contemporanea degli Artropodi.
- Questo approccio di fatto è la base di una tassonomia naturale.

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