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La transumanza

transumanza

( immagine www.roio.it )

La transumanza è un'usanza quasi del tutto scomparsa in base alla quale durante la stagione invernale e, al contrario, nel pieno della stagione estiva venivano spostate le greggi di ovini (pecore) dalle zone collinari e montane verso i litorali pianeggianti e viceversa.
Al giorno d'oggi è praticata, sia pure in scala ridotta, soltanto in limitate zone italiane, in particolare alcune località alpine e prealpine della Valle d'Aosta e del Piemonte, nonché in altre appenniniche dell'Abruzzo e del Lazio.
L'aiuto dei cani da pastore in questa usanza è indispensabile.

transumanza
( foto: www.langjahr-film.ch )

Nei secoli scorsi, tale usanza condizionava pesantemente la vita del pastore, che non poteva contare sulla presenza delle strutture tipiche dell'agricoltura moderna, quali la stalla, gli impianti di foraggiatura e mungitura, per la refrigerazione del latte.
Molti scrittori sono stati in passato ispirati dalla transumanza dei butteri della Maremma e dei pastori dell'Abruzzo, in particolare è molto nota la poesia "Settembre" di Gabriele d'Annunzio.
In effetti, l'antica usanza prese le mosse tra la zona dell'alto Tavoliere-Gargano e l'Abruzzo. Consisteva nel trasportare (transumare, appunto) gli animali dall'alto Tavoliere verso l'Abruzzo.
Questo trasferimento avveniva all'inizio della stagione calda, per andare in cerca di zone fresche dove poter trovare dei pascoli verdi per il bestiame. All'inizio della stagione fredda, si transumava nuovamente verso la pianura più calda.

transumanza delle greggi
( foto: http://adam.mmsh.univ-aix.fr )

Tutto ciò avveniva tramite dei sentieri detti tratturi. Il viaggio durava giorni e si effettuavano soste in luoghi prestabiliti, noti come "stazioni di posta".
La transumanza è un fenomeno di origine antichissima che si può far risalire all'età del bronzo, quando avvenne in Abruzzo l'incontro fra le popolazioni neolitiche locali, stanziali e dedite all'agricoltura, con i pastori e cercatori di metalli provenienti dall'Anatolia. Ma solo con la completa conquista romana (intorno al 290 a.C.) e l'instaurarsi di una struttura economico-amministrativa evoluta, si ebbe un'espansione del fenomeno che è rimasto invariato fino al sopraggiungere delle ferrovie e dei mezzi di trasporto.
I pastori restavano sui monti abruzzesi per circa cinque mesi nella bella stagione, da giugno a ottobre, per poi tornare, in 3 settimane e percorrendo almeno 250 km, verso i pascoli delle pianure pugliesi per i restanti sette mesi.
Transumanza vuol dire pastorizia trasmigrante. La parola è composta da trans (al di là) e da humus (terra), come dire greggi che migrano. Ma non è pastorizia nomade, cioè senza fissa dimora, e neppure quella stanziale, ossia con una sola dimora. La transumanza, infatti, si basa su quattro capisaldi: il cambio tra due sedi note in determinati periodi dell'anno; la proprietà del gregge; lo sfruttamento diretto dello stesso; l'orientamento verso l'economia di mercato.

 

 

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