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Consigli per genitori che non hanno paura dei cani

- non raccontare al bambino piccolo favole che abbiano un “lupo cattivo” tra i protagonisti, oppure spiegare (con parole semplici e adatte all’età) che il “lupo cattivo” è un’invenzione letteraria, e che i lupi veri non mangiano nessuno.

- insegnare al bambino a non “catapultarsi” su un cane sconosciuto ma ad avvicinarsi lentamente, chiamandolo e porgendogli la mano da annusare. Un cane avvicinato in modo corretto non morderà mai senza preavviso.

- spiegare al bambino quali sono i preavvisi di aggressività (pelo ritto, orecchie indietro, ringhio). Fargli capire che il cane usa questo “linguaggio” per dirgli che non vuole essere toccato e che bisogna rispettare il suo desiderio di essere lasciato in pace.

- insegnare al bambino a non correre e a non strillare mai di fronte a un cane.

Consigli per genitori che hanno paura dei cani

- cercare di spiegare innanzitutto a se stessi, e poi al bambino, che la paura dei cani può avere una motivazione personale (come lo shock infantile) ma certamente non assoluta: il novantanove per cento è assolutamente innocuo.

- non gridare e non fare mai movimenti bruschi se il bambino, spontaneamente, va verso un cane sconosciuto: questi atteggiamenti spaventano l’animale e possono indurlo a credere che il bambino sia una minaccia per lui.

- non dire mai al bambino frasi come “non toccarlo, ti morde”. Frasi come queste, oltre a spingere il bambino a temere i cani, non corrispondono affatto a reali pericoli. Ricordiamo che un cane mordace portato al guinzaglio del padrone porterà quasi sicuramente la museruola: se non la dovesse avere vuol dire che è un cane amichevole e non è il caso di spaventarsi. Di un cane randagio non possiamo conoscere il carattere. È davvero rarissimo che un cane morda qualcuno se ha la possibilità si andarsene anziché attaccare.

- insegnare al bambino a non correre e a non strillare mai di fronte a un cane.

Consigli per genitori di bambini che già temono i cani

- non costringere mai il bambino ad avvicinare un cane, ma limitarsi a dare l’esempio, accarezzando cani e giocando con loro, senza forzare il piccolo.

- far vedere al bambino film, documentari e videocassette che vedano i cani come personaggi positivi.

- far giocare il bambino con cani di peluche.

- per i primi approcci con un cane “vero” non scegliere mai un cucciolo o un cucciolone, che non sanno limitarsi nelle loro effusioni: un cucciolo, giocando, può mordicchiare scarpe o calzoni, un cucciolone può gettare a terra il bambino per fargli le feste. In questi casi, anziché rassicurarsi, il bambino si spaventerà, perché non può capire le intenzioni amichevoli del cane: anziché risolvere il problema, lo peggioreremo. Molto meglio scegliere un adulto tranquillo e amante dei bambini, che si lasci accarezzare e condurre al guinzaglio quasi come se fosse lui stesso un…peluche vivente.

 

( Tratto da “333 cani di razza”, di Valeria Rossi – De Vecchi Editore )

 

 

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