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Toxoplasma godii

toxoplasma gondii
( fonte immagine: www.biolib.cz )

Il Toxoplasma gondii è una specie di protista parassitario che vive nei gatti, cani e in altri animali a sangue caldo e può causare la toxoplasmosi nell'uomo. Appartiene agli Apicomplexa ed è l'unico membro noto dei Toxoplasma.

Ciclo biologico:
Il ciclo vitale del Toxoplasma gondii ha due fasi. La prima fase avviene nell'ospite definitivo, un felino e comprende la riproduzione sessuale:il felide, ad esempio un gatto, si infetta ingerendo carne contentente cisti del parassita oppure da oocisti emesse con le feci. I parassiti possono infettare le cellule epiteliali dell'intestino tenue dove si riproducono e formano oocisti. Le oocisti vengono espulse con le feci, che in condizioni ottimali tardano 2 giorni a maturare, formando 2 sporocisti contenenti ognuna 4 sporozoiti, gli elementi infettanti. La seconda fase, nella quale il parassita si riproduce solo in maniera asessuale può aver luogo in ogni animale a sangue caldo, mammiferi(incluso lo stesso gatto) o uccelli. Anche questi ospiti intermedi si possono infettare o da oocisti presenti nelle feci o dal consumo di carne di animali parassitati: il parassita passa la barriera intestinale e, presumibilmente veicolato da macrofagi invade per via ematogena cellule di svariati tessuti, le quali formano una serie cosiddetta di vacuoli parassitofori. All'interno di questo vacuolo il T.gondii si propaga in una serie di divisioni binarie (circa 3 o 4) finché la cellula infetta non scoppia. Questa forma di replicazione veloce e asessuata del T.gondii è chiamata tachizoite. Di norma dopo questa prima fase l'ospite acquisisce una certa immunità e questo determina la comparsa di una forma riproduttiva lenta, detta bradizoite perché gli anticorpi prodotti limitano l'invasività. I vacuoli del bradizoite possono formare cisti nel tessuto degli ospiti infetti (soprattutto nei muscoli e nel cervello). La resistenza agli antibiotici varia, ma le cisti sono molto difficili da sradicare interamente. Il sistema immunitario dell'ospite non scopre queste cisti, mentre le tachizoiti libere vengono efficientemente debellate dalla risposta immunitaria.

Effetti patologici:
riguardano esclusivamente lo stadio di sviluppo extraintestinale. L'infezione è latente e normalmente non presenta sintomi, ma spesso dà sintomi simili a quelli dell'influenza o della mononucleosi nelle sue prime fasi acute. Comunque, nel caso di pazienti immunocompromessi (come quelli infetti da HIV o ricettori di trapianti in terapia immunosoppressiva) si può sviluppare la toxoplasmosi. La manifestazione più evidente della toxoplasmosi in pazienti immunocompromessi è l'encefalite toxoplasmica, che può essere mortale. Se l'infezione da T. gondii accade per la prima volta durante la gravidanza, il parassita può attraversare la placenta portando possibilmente all'idrocefalo, una calcificazione intercranica, e alla corioretinite, con la possibilità di aborto spontaneo o di morte intrauterina o ritardo mentale. Raramente l'ingestione di parassiti è così massiva da determinare aree di necrosi nei tessuti interessati dalla replicazione dei tachizoiti.

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Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo:
non sono riferibili né a prescrizioni né a consigli medici.

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