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Organizzazione e funzioni dei servizi veterinari pubblici (SVP)

SVP dipendenti dall'amministrazione dell'agricoltura:
E' il modello più frequente nei Paesi anglosassoni dove i SVP si occupano soprattutto di sanità animale, ma anche di igiene degli alimenti di origine animale e di altri aspetti di SPV; la redditività delle produzioni viene comunque considerata prioritaria sugli altri compiti. 

SVP dipendenti sia dall'amministrazione dell'agricoltura che della sanità:
In alcuni Paesi (es USA e Spagna), i SVP che si occupano di sanità animale in senso stretto fanno capo al Ministero dell'Agricoltura, mentre al Ministero della Sanità fanno capo i Servizi che si occupano di SPV (zoonosi, igiene degli alimenti, igiene urbana veterinaria). 
La filosofia è quella di fornire ad ogni Ministero il tipo di servizio di cui ha bisogno. 

SVP dipendenti dall'amministrazione della sanità:
E' il modello che troviamo in Italia, Austria e in pochi altri Paesi. I SVP si occupano sia dei problemi di sanità animale in senso stretto e del benessere delle popolazioni animali, che dei problemi di SPV, con particolare attenzione per gli aspetti sanitari delle produzioni animali e per la tutela della salute dei consumatori e dei cittadini in generale.

Nei Paesi in via di sviluppo i SVP si occupano quasi esclusivamente di sanità animale ed in particolare delle principali malattie diffusive del bestiame, in tali Paesi alcune attività di SPV sono considerate un "lusso" che non si possono permettere a causa della loro economia di sopravvivenza.

In Italia i Veterinari Pubblici sono inquadrati nel "Servizio Sanitario Nazionale" con funzioni prioritarie di SPV e di Medicina Preventiva.
Non tutti i dipendenti dei Servizi Veterinari Pubblici sono Veterinari, le strutture più efficienti sono quelle in cui è più avanzata la collaborazione interdisciplinare. 

Nell'organizzazione dei SVP italiani si distinguono tre livelli:

Livello centrale 
Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria Alimenti e Nutrizione del Ministero della Salute; Istituto Superiore di Sanità.
Livello regionale
Servizi veterinari regionali coordinano i servizi veterinari locali nella loro diverse attività 
Presidi multizonali
Livello locale
Il DLvo n. 502/1992, e succ. modifiche (DLvo n. 517/1993) prevede l'organizzazione dei Servizi Veterinari Locali nell'ambito delle Aziende Sanitarie Locali (ASL)

Livello centrale:

Il Ministero della Salute si articola in quattro Dipartimenti, ognuno dei quali suddiviso in Direzioni Generali, per meglio rispondere alle esigenze di tutela e di promozione della salute dei cittadini e della sanità veterinaria: 
l Qualità
l Innovazione
l Prevenzione e Comunicazione
l Sanità pubblica veterinaria, nutrizione e sicurezza degli alimenti 

Il Ministro è l'Autorità sanitaria a livello centrale che emana norme (Decreti ministeriali, Ordinanze ministeriali) che valgono per l'intero territorio nazionale



Il Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria Alimenti e Nutrizione si occupa di:
rapporti internazionali, movimentazione internazionale di animali e prodotti di origine animale;
profilassi di malattie trasmissibili tramite campagne vaccinali obbligatorie e piani di risanamento
interventi contro le epizoozie (diffusione di una malattia infettiva tra gli animali di una determinata regione);
vigilanza sulla produzione, registrazione, sperimentazione, commercio di farmaci, vaccini, sieri e diagnostici per uso veterinario (attività eseguita dall'Istituto Superiore di Sanità).

Istituto Superiore di Sanità - E' l'organo tecnico del Ministero della salute, ha funzioni consultive, di vigilanza e revisione sulle attività degli Istituti Zooprofilattici, svolge attività di ricerca e formazione.
Comprende diversi Laboratori: 

Medicina Veterinaria
Alimenti
Parassitologia
Tossicologia
Qualità e Sicurezza della Sperimentazione Animale.


Compiti ISS

Ricerca:
svolge direttamente attività di ricerca scientifica nell'ambito delle materie previste dal Piano Sanitario Nazionale
promuove programmi di studio e di ricerca anche in collaborazione con le strutture del Servizio Sanitario Nazionale e sperimentazioni cliniche e sviluppi tecnologici di avanguardia, in collaborazione con gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico e le aziende ospedaliere
stipula convenzioni, contratti ed accordi di collaborazione con enti, istituti ed organismi pubblici o privati, nazionali, esteri o internazionali
partecipa a progetti di studio e ricerca nazionali ed internazionali 

Sperimentazione:
promuove lo svolgimento di sperimentazioni cliniche e sviluppi tecnologici d'avanguardia di interesse nazionale, in collaborazione con gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico e le aziende ospedaliere
partecipa a progetti di attività nazionali ed internazionali. 

Controllo:
L'Istituto svolge controlli nell'ambito dei compiti istituzionali e a fronte di specifiche richieste del Ministro della Salute o delle Regioni. Tali controlli riguardano farmaci, vaccini, dispositivi medici, prodotti destinati all'alimentazione e presidi chimici e diagnostici
L'Istituto esegue, inoltre, accertamenti ispettivi, controlli di Stato e analitici, accertamenti e indagini igienico-sanitarie in relazione all'ambiente
Si occupa di misurare e vigilare sulla prevalenza, incidenza e mortalità delle principali patologie
Esercita vigilanza sui laboratori preposti al controllo sanitario sull'attività sportiva e sugli Istituti zooprofilattici
Vigila in materia di attività trasfusionale e di produzione di plasma coordinando le attività tecnico-scientifiche

Consulenza:
collabora con il Ministro della Salute all'elaborazione e attuazione della programmazione sanitaria e scientifica;
fornisce consulenza al Ministro della Salute, al Governo e alle Regioni in materia di tutela della salute pubblica;
svolge attività di consulenza del Governo e delle Regioni per la formazione dei rispettivi piani sanitari;
svolge attività di consulenza, in collaborazione con l'Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro (ISPESL) e con gli altri enti o amministrazioni che si occupano di produzione e impiego dell'energia termoelettrica, nucleare e delle sostanze radioattive e di qualunque forma di energia usata a scopi diagnostici e terapeutici.

Promozione della salute:
provvede all'elaborazione, nel campo igienico-sanitario, di norme tecniche concernenti farmaci, alimenti, sanità veterinaria, prodotti, attività ed opere del settore;
produce, su richiesta del Ministro della Salute, sostanze terapeutiche, profilattiche e diagnostiche;
appronta ed aggiorna l'Inventario nazionale delle sostanze chimiche e dei preparati pericolosi, per la valutazione del rischio sanitario connesso alla loro presenza nell'ambiente.

Formazione:
L'Istituto progetta, sviluppa e organizza attività di formazione e di aggiornamento in sanità pubblica per le esigenze del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), fornendo la proprie competenze tecniche e scientifiche. 


Livello regionale:
I Servizi veterinari regionali coordinano i servizi veterinari locali nelle loro diverse attività. 
L'Autorità sanitaria regionale è il Presidente della Regione che può emanare normative valide in ambito regionale e ordinanze con efficacia estesa a tutta la Regione o a parte del suo territorio.
I Presidi multizonali presenti in alcune Regioni, si occupano di disinfezioni e disinfestazioni, gestione di canili sanitari, raccolta e distruzione delle spoglie animali, abbattimento e distruzione di animali in emergenze sanitarie. Queste sono attività per le quali sono previsti mezzi e personale che spesso non è economico gestire nelle singole Aziende sanitarie locali e conviene quindi organizzare ad un livello territoriale più vasto.

Livello locale:
Il DLvo n. 502/1992, e succ. modifiche (DLvo n. 517/1993) prevede l'organizzazione dei Servizi Veterinari Locali nell'ambito delle Aziende Sanitarie Locali (ASL) in tre aree funzionali: 
A - Sanità animale
B - Igiene degli alimenti di origine animale
C - Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche
l'Area funzionale "C" è nata dallo scorporo di competenze già attribuite alla pre-esistente Area funzionale "A"

Attività area A:
Identificazione delle aziende e degli animali, anagrafe bovina;
misure di profilassi per le malattie infettive degli animali, soggette a denuncia obbligatoria secondo il RPV e successive integrazioni;
esecuzione dei piani nazionali e regionali di profilassi e risanamento;
profilassi antirabbica, cani morsicatori; 
vigilanza veterinaria su alpeggi e monticazioni, commercio di animali vivi, mercati, fiere, esposizioni e manifestazioni con animali, ippodromi e maneggi; 
trasporto di animali vivi, scambi intra-comunitari di animali e prodotti di origine animale

Attività area B:
Igiene degli alimenti di origine animale


Attività area C:
Igiene urbana veterinaria; 
commercio di animali vivi d'affezione;
allevamento e detenzione di animali esotici, in via di estinzione e selvatici;
ambulatori e cliniche veterinarie;
anagrafe canina, lotta al randagismo gestione del canile sanitario;
sperimentazione scientifica con animali;
farmaci veterinari e controllo sui residui;
controlli sui mangimi per animali, e mangimi medicati;
controlli sulla produzione del latte;
vigilanza sulla riproduzione animale;
rifiuti di origine animale e alimentare, rifiuti speciali pericolosi;
scambi intracomunitari di prodotti di OA non commestibili.


I Veterinari dei SVP sono detti anche Veterinari Ufficiali, poiché secondo l'art. 221 del Codice Penale sono dei Pubblici Ufficiali o Agenti di polizia giudiziaria, in quanto nei limiti del servizio che devono svolgere e secondo le attribuzioni conferite loro dalla legge, possono accertare alcuni reati:
l macellazioni illegali
l commercio illegale di alimenti di origine animale
l trattamenti farmacologici di animali con sostanze proibite
l contravvenzioni al Regolamento di Polizia Veterinaria ed alla normativa sulle malattie infettive 


A livello locale l'Autorità sanitaria è il Sindaco al quale spettano i provvedimenti che comportano autorizzazioni ed ordinanze aventi efficacia sul territorio del proprio Comune. 
Se, per esempio si dovranno abbattere degli animali a seguito di un focolaio infettivo, l'Ordinanza di abbattimento dovrà essere firmata dal Sindaco del Comune nel quale è situato l'allevamento 

Istituti Zooprofilattici Sperimentali (IZS) - Sono Enti sanitari erogatori di servizi dotati di autonomia gestionale ed amministrativa e rappresentano strumenti tecnici-operativi del Servizio Sanitario Nazionale nei seguenti campi di competenza:
l sanità animale;
l controllo di salubrità degli alimenti di origine animale;
l igiene degli allevamenti.

Sul territorio nazionale sono presenti 10 IZS (sedi centrali) che coprono il territorio di una o più Regioni (es. IZS del Lazio e Toscana) con sedi in Brescia, Foggia, Padova, Palermo, Portici, Perugia, Roma, Sassari, Teramo, Torino. Nella maggior parte delle province sono presenti sezioni diagnostiche per un totale di 82 sezioni. 


Attività IZS:
eseguono analisi di laboratorio microbiologiche e chimiche su alimenti di origine animale e su mangimi zootecnici;
fanno diagnostica di laboratorio delle malattie trasmissibili per i SVP locali;
producono prodotti biologici (vaccini e diagnostici) per il risanamento degli allevamenti;
effettuano sorveglianza epidemiologica;
effettuano ricerca sperimentale; 
effettuano formazione ed aggiornamento di veterinari ed operatori.

Gli IZS lavorano per il Ministero della Salute, le Regioni, le ASL, gli allevatori ed i produttori di alimenti di origine animale ed i consumatori. Gli esami di laboratorio effettuati a favore dei Servizi pubblici e della collettività sono gratuiti e rappresentano circa il 90% di tutta la attività.


Nei diversi IZS si trovano laboratori di alta specializzazione che fungono da 
"Centri di referenza nazionale" 
per specifici argomenti, per particolari malattie o gruppi di malattie

I Centri di Referenza Nazionale (CdRN) rappresentano uno strumento operativo di elevata e provata competenza, nei settori della sanità animale, dell'igiene degli alimenti e dell'igiene zootecnica. 

Le loro funzioni sono finalizzate a: 
Confermare la diagnosi effettuata da altri laboratori;
attuare la standardizzazione delle metodiche di analisi;
avviare idonei "ring test" tra gli II. ZZ. SS.;
utilizzare e diffondere i metodi ufficiali di analisi;
predisporre piani d'intervento;
collaborare con altri centri di referenza comunitari o di paesi terzi;
fornire al Ministero della Salute, assistenza e informazioni specialistiche.


UVAC
Gli Uffici Veterinari per gli Adempimenti degli obblighi Comunitari (UVAC) sono uffici periferici del Ministero della Salute istituiti con il decreto legislativo 30 dicembre 1993, n. 27, recante attuazione della direttiva 89/608/CEE relativa alla mutua assistenza tra autorità amministrative per assicurare la corretta applicazione della legislazione veterinaria e zootecnica. 
Nati a seguito dell'abolizione dei controlli alle frontiere fra i Paesi membri della Comunità Europea, conseguente all'attuazione del Mercato Unico, essi mantengono al livello statale la responsabilità dei controlli a destino sulle merci di provenienza comunitaria.

Ciascuno dei 17 UVAC operanti sul territorio italiano ha una competenza territoriale che copre generalmente il territorio di una Regione e, in taluni casi, di due Regioni. 
Gli UVAC hanno compiti prioritari in nel controllo delle merci (animali e prodotti di origine animale) di provenienza dai Paesi della Comunità europea.

Per far fronte ai compiti elencati è di fondamentale importanza conoscere il flusso delle merci provenienti dagli altri Paesi della Comunità. A tal fine sono previsti due strumenti di informazione che in parte si sovrappongono e si integrano. 

Il primo di questi strumenti, (D.L. 30 gennaio 1993, n. 28) consiste nell'aver imposto ai destinatari delle partite di animali e prodotti di origine animale provenienti da un altro Stato membro l'obbligo di segnalare, con almeno un giorno di anticipo, l'arrivo delle merci all'UVAC ed al Servizio Veterinario dell'ASL competenti per territorio. 

Il secondo strumento, relativo originariamente solo al settore degli animali (sistema ANIMO - ANImal MOvement) e poi esteso a prodotti di origine animale (es. farine animali) di provenienza comunitaria, consiste nell'obbligo di trasmissione (il giorno stesso dell'emissione del certificato sanitario), da parte dell'Unità Veterinaria Locale del Paese membro speditore all'autorità sanitaria del Paese ricevente (Servizio Veterinario ASL e Ministero della Salute per quanto riguarda l'Italia), di un messaggio con cui vengono segnalati i dati più rilevanti della partita spedita. 

Posti di Ispezione Frontaliera
I PIF sono Uffici veterinari periferici del Ministero della Salute riconosciuti ed abilitati, secondo procedure comunitarie, ad effettuare i controlli veterinari su animali vivi e prodotti di origine animale provenienti da Paesi terzi e destinati al mercato comunitario o in transito verso altri Paesi terzi con le modalità di cui alle direttive n. 97/78/CE e n. 91/496/CEE, recepite rispettivamente con DL 25 febbraio 2000, n°80 e DL 3 marzo 1993, n. 93. 

Complessivamente l'attività dei PIF viene svolta, in relazione alle esigenze geografiche e commerciali, presso i principali confini stradali, ferroviari, aeroportuali e portuali. 
Alcuni Uffici veterinari periferici risultano essere contemporaneamente posti di ispezione frontalieri portuale e aeroportuale oppure stradale e ferroviario. 
Oltre ai controlli veterinari su animali e prodotti di origine animale provenienti dai Paesi Terzi alcuni PIF effettuano, ai sensi del Regolamento CEE 615/98, controlli sul benessere degli animali vivi, bovini in particolare, destinati all'esportazione verso i Paesi Terzi. 


Sistema ANIMO (ANImal MOvement) è il primo progetto di rete computerizzata realizzata in ambito veterinario a livello europeo.
Gestione di informazioni su scambi di animali vivi, e prodotti animali mediante messaggi inviati dalle unita veterinarie locali di origine alle unità di destinazione.

Il sistema di comunicazione permette al veterinario ricevente di confrontare i dati trasmessi dal collega con i dati della partita in arrivo e i relativi documenti sanitari di scorta

Il messaggio ANIMO va inviato nei seguenti casi:
-  Scambi intracomunitari
-  Esportazioni
-  Importazioni
-  Transiti da paese terzo a paese terzo

Valido strumento di controllo su scambi di animali vivi e loro produzioni
Permette controlli incrociati in tempi ristretti tra le informazioni trasmesse al momento della partenza e la partita in arrivo
Permette di risalire facilmente e velocemente alle aziende di origine o di partenza degli animali.

 

 

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