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I Veleni

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I VELENI NEGLI ANIMALI D'AFFEZIONE (Cani, Gatti ….)

NOTA: QUANTO RIPORTATO SI RIVOLGE IN PARTICOLAR MODO AI POSSESSORI DI CANI; QUESTI, INFATTI, SONO GLI ANIMALI D'AFFEZIONE PIU' ESPOSTI AL RISCHIO AVVELENAMENTO.

I veleni usati per la preparazione di esche e bocconi sono tanti e quasi tutti potenzialmente mortali.
E' bene ricordare che:

1) la velocità di azione dei veleni non è uguale per tutti i tipi di veleno; certi veleni hanno un effetto immediato (es. stricnina) e quando i sintomi iniziano a manifestarsi, spesso purtroppo è già troppo tardi. Altri tipi di veleni (es. topicidi, rodenticidi ) hanno esordio lento e subdolo, anche 48-72 ore dopo l'ingestione, con sintomi vaghi di debolezza, perdita dell'appetito, anemia ecc.

2) la gravità dei sintomi è dipendente da:

  a) dose di veleno, cioè quantità di veleno assunto
  b) peso e mole dell'animale che assume la dose del veleno
  c) tipo di veleno
  d) tempo trascorso dal momento di ingestione del veleno

Quando preoccuparsi?
Preoccupatevi subito, ad esempio, se notate che il vostro cane durante una passeggiata si ferma a mangiare qualcosa che ha trovato per terra in mezzo alla vegetazione o all'interno di sacchetti lasciati sul terreno; preoccupatevi anche e soprattutto se poi esso inizia rapidamente a perdere l'equilibrio, ad avere difficoltà a sostenersi sulle zampo, a presentare salivazione intensa, a respirare affannosamente.

Cosa fare?
Cercate immediatamente di procurargli il vomito, perché fargli espellere il boccone avvelenato è l'unica maniera per tentare di salvarlo.

Come fare?
Per farlo vomitare somministrategli per via orale:

- acqua con sale fino disciolto (= soluzione salina soprasatura); aggiungere quantità progressive di sale fino in un bicchiere d'acqua, mescolando bene fino a che rimane sale non disciolto sul fondo del bicchiere; far bere all'animale fino a quando inizia ad avere sforzi di vomito.

Oppure:
- acqua ossigenata a 10 volumi; quella che si usa per la medicazione di ferite; far bere nella dose di circa 1 ml di acqua ossigenata per ogni kg. di peso dell'animale
Converrebbe avere sempre con sé almeno uno di questi prodotti quando vi muovete in zone a rischio; considerare che ormai le zone a rischio avvelenamenti sono un po' dovunque.
Aspirare la soluzione salina o l'acqua ossigenata con una siringa da 5/10 ml., poi togliere l'ago e sollevare il labbro superiore dell'animale da un lato, ed appoggiare il beccuccio della siringa appena dietro i denti canini, dove sempre è presente uno spazio libero da denti.

Non tentare di tenere aperta la sua bocca a forza, ma tenere il suo muso sollevato verso l'alto e premere lo stantuffo della siringa spingendo poco alla volta nella bocca il contenuto della siringa stessa.

In questo modo si evita che il liquido vada di traverso.

Non tentare di far vomitare l'animale mettendogli le dita in gola: è un sistema non solo poco efficace, ma anche rischioso per le vostre dita, soprattutto nel caso l'animale avesse già tremori e contrazioni.
Si può eventualmente ripetere il trattamento dopo 10/15 minuti nel caso non si sia riusciti a provocare il vomito con la prima somministrazione.

In ogni caso, poi, si deve portare rapidamente l'animale dal veterinario che appronterà tutte le terapie necessarie e specifiche in relazione al tipo di veleno assunto.

NOTA: QUANTO RIPORTATO SI RIVOLGE IN PARTICOLAR MODO AI POSSESSORI DI CANI; QUESTI, INFATTI, SONO GLI ANIMALI D'AFFEZIONE PIU' ESPOSTI AL RISCHIO AVVELENAMENTO.

Nota: in questa seconda parte si elencano alcuni dei più diffusi veleni con i quali i cani, in particolar modo, potrebbero venire in contatto.

ORGANOFOSFATI o ESTERI FOSFORICI CARBAMATI
Sono generalmente usati in agricoltura o in zootecnia come insetticidi e antiparassitari; sono presenti anche nei collari antipulci.
Stato fisico: cristalli incolori o tendenti al bianco/giallastro; sono tossici per ingestione, ma possono esserlo anche per contatto attraverso la cute.

Antidoto: ATROPINA SOLFATO
I sintomi dell'intossicazione possono comparire dopo 30 minuti o più ore, a seconda della quantità del veleno assunto, si verificano: lacrimazione, nausea, vomito, coliche addominali, diarrea, broncospasmo, incontinenza urinaria, tremori e, nei casi più gravi, convulsioni, coma e morte per arresto cardiocircolatorio.
Far vomitare il prima possibile l'animale e rivolgersi subito al veterinario.

METALDEIDE
E' il principale componente dei veleni usati in agricoltura e giardinaggio.
Stato fisico: esca di colore azzurro-blu o verde; è tossica per ingestione.

NON ESISTONO ANTIDOTI SPECIFICI
I sintomi si verificano solitamente dopo 1-3 ore dall'ingestione; si verificano: agitazione, stato nervoso, spasmi muscolari, tremori, tachicardia, vomito dal caratteristico odore di formaldeide, diarrea verdastra, ipertermia (42-43 °C), nei casi più gravi conculsioni, coma e morte per insufficienza respiratoria.
Far vomitare l'animale il prima possibile e rivolgersi subito al veterinario per le terapie del caso.

STRICNINA
E' un pesticida molto usato in passato, tuttora diffuso in alcune regioni d'Italia per la preparazione di esche.
Stato fisico: polvere biancastra di sapore amaro, è tossica per ingestione e viene assorbita molto rapidamente dal tratto gastroenterico.

NON ESISTONO ANTIDOTI SPECIFICI
I sintomi appaiono entro 10-30 minuti dall'ingestione; l'intervallo di tempo tra i sintomi e la morte varia tra 1 minuto e 3 ore, si verificano: irrigidimento dei muscoli del collo e della testa, labbra retratte, contrazioni generalizzate, eccessi convulsivi da ipereccitabilità a qualunque rumore o stimolo tattile e visivo, ipertermia; la morte avviene per arresto respiratorio, la coscienza rimane lucida..
Far vomitare SUBITO l'animale se è stata appena ingoiata l'esca avvelenata; se i sintomi sono già iniziati non ha senso tentare di svuotare lo stomaco; rivolgersi al veterinario per le terapie del caso.

TALLIO - ARSENICO
Trattasi di sostanze velenose presenti nei veleni per topi, scarafaggi, formiche; il loro uso è meno comune rispetto ai veleni già trattati.

NON ESISTONO ANTIDOTI SPECIFICI
I sintomi possono comparire in un arco di tempo compreso tra 30 minuti e diverse ore dall'ingestione del veleno; si verificano: vomito, diarrea anche emorragica, dolore addominale, debolezza muscolare, tremori, insufficienza renale acuta, coma e morte.
Far vomitare l'animale appena possibile e rivolgersi al veterinario per le terapie del caso



CENTRI ANTIVELENI

Padova: Dip. Farmacologia e Anestesiologia Largo Egidio Meneghetti 2 Tel. n. 049.8275078.

Pordenone: Ospedale Civile Centro Rianimazione via Montereale 24 Tel. n. 0434.399698 - 0434.550301.

Immagine in alto: www.earmi.it
Fonte: www.associazioneapaca.it

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