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Resoconto del convegno di Forlì sul futuro dell'allevamento del cane

Forli'.
FederFauna: il valore dell'attivita' cinofila va tutelato concretamente.
Il 9 marzo tutti a Roma.


E' stato un grande successo il convegno organizzato sabato scorso dal Gruppo Cinofilo Forlivese, Delegazione Provinciale ENCI, intitolato: "Quale futuro per l'allevamento del cane di razza? I timori dei cinofili e i pareri degli esperti". Tra il nutrito pubblico, presente anche Francesco Balducci, Vicepresidente Nazionale dell'ENCI. Dopo l'interessante relazione di Sergio Canello e Gianandrea Guidetti di Sanypet, sui vantaggi per la salute e le performance degli animali, che produce l'alimentazione a base di pesce, e' stata la volta di Elettra Grassi, che nella sua relazione su "etica, selezione e normotipo", ha messo in luce come sia necessario nell'allevamento cinofilo, non solo il perseguire effimeri fini estetici, ma soprattutto tener conto della salute, la tipicità e la funzionalità delle razze. Cio' ha dato spunto a Massimiliano Filippi, Segretario Generale FederFauna, per sottolineare nel suo intervento, come la mancata possibilità di espletare funzioni specifiche per alcune razze, ad esempio in ambito venatorio, ne decreti la lenta ma inesorabile estinzione, con notevole danno al patrimonio culturale, oltre che zootecnico, che la cinofilia rappresenta. Massimiliano Bacillieri, noto avvocato esperto in "diritto degli animali", oltre che responsabile dell'ufficio legale di FederFauna, ha commentato come le normative, talvolta difformi tra Regione e Regione, spesso non sembrino tese a premiare il benessere animale o il buon allevamento che lo garantisce, e rappresenta insieme un'attività produttiva di valore, oltre che economico, anche sociale e culturale, ma a rendere difficile, se non impossibile allevare. Motivo: le pressioni esercitate, sicuramente per ideologia, probabilmente per interesse, forse per tutte e due, dalle associazioni animaliste, che da sempre avversano qualsiasi attività umana connessa agli animali, che non sia la loro. E' emblematico quanto espresso dalla LAV di Arezzo, in occasione dell'ultima esposizione internazionale. Gli animalisti hanno sostenuto che "simili mostre possono indurre ad equivoci sul rapporto uomo animale..." e che "le mostre che hanno per protagonisti animali di razza, siano in controtendenza con gli sforzi per combattere il randagismo poiché potrebbero orientare coloro che hanno intenzione di vivere con un cane a non optare per uno sfortunato ospite di un canile...". Balducci ha ribadito comunque l'utilita' del dialogo, forse interpretando anche il sentire di una certa parte della categoria non certo avvezza allo scontro diretto, ma quando Filippi, pur non smentendo le parole del Vicepresidente ENCI sul valore della discussione tra persone civili, ha rimarcato che "in una conversazione non ci si puo' presentare armati solo di diplomazia, quando l'interlocutore si presenta armato di bastone" e che "la tutela degli allevatori deve essere concreta e in questo momento c'e' bisogno di segnali forti", l'applauso e' stato generale. Molti gli allevatori che parteciperanno alla manifestazione per la tutela e promozione della cultura rurale, in programma per il 9 marzo a Roma. E' auspicio di FederFauna che possano farlo sventolando la bandiera dell'E.N.C.I.

Per le tutte news: http://www.federfauna.org

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