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Coda cavallina o Equiseto

(Equisetum arvense L.)

equiseto

( immagine: http://www.lotofleur.it/ )

Questa pianta può essere utilizzata dall’allevatore in sostituzione di medicinali sintetici. Un valido allevatore deve conoscere questa pianta, perché può essere utilizzata per queste proprietà: astringente, cicatrizzante, diuretico, emostatico e demineralizzante.

Pianta spontanea. Appartiene alle “Equisetacee”. Nella biologia della Coda cavallina, tutto è affascinante. Come le felci e i licopodi, appartenenti alle Crittogame vascolari, questa pianta ha radici, ma né fiori né semi. La sua riproduzione è assicurata dalle spore polverulente contenute negli sporangi, disposti alla base di piccoli scudi, raggruppati, in una sorta di spiga terminale. Le stesse spore sono dotate di uno straordinario movimento a molla; il loro involucro si divide in 4 strisce elastiche che, per effetto del calore si deformano, trasmettendo alle spore dei movimenti sussultori. Un’altra strana singolarità della coda cavallina consiste nella successione, sulla stessa pianta, di due fusti di tipo diverso. Il primo, rossastro e corto, senza clorofilla, appare all’inizio della primavera e porta all’apice la spiga con le spore. Compiuta la sua funzione riproduttiva, avvizzisce e viene sostituito da un fusto verde, scanalato, molto ramificato, più alto, diviso in segmenti, separati tra loro da nodi. Trattasi di un fusto sterile, da raccogliere durante la bella stagione ed è la sola parte della pianta che possieda proprietà medicinali.

Habitat: in Italia specialmente nel settentrione; fossi, scarpate; fino a 2.500 metri.

coda cavallina

( foto: http://www.legambientearcipelagotoscano.it/ )

Identificazione: da 20 a 65 cm. Perenne, sul medesimo ceppo, in marzo-aprile, fusti sporiferi lunghi 10-25 cm, semplici, rossastri, con guaine brune, aperte, con 6-12 denti sorreggenti una spiga, giallo-brunastra, che scompare in estate, poi, da maggio a luglio, fusti sterili verdi, solcati, con verticilli di rametti semplici e gracili, verde chiaro, ruvidi, articolati; sporangi raggruppati sotto le scaglie a scudo della spiga; spore con blateri, filamenti elastici arrotolati che si srotolano quando l’aria è secca; ceppo sotterraneo profondo. Odore nullo.

Parti utilizzate: fusti sterili; da essiccare al sole oppure nel forno.

Costituenti: sali minerali (silicio), glucosidi, tannino, acidi organici, un principio amaro.

Altri nomi di questa pianta: Equiseto, Erba rugna, Rasparela, Cadabussina, Coa ad caval, Cucitolo.

 

 

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