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Labirintite

Con il termine labirintite si indica l'infiammazione di una zona dell'orecchio interno chiamato labirinto (canali circolari dell'orecchio medio).
Può essere di origine virale o batterica e generalmente si manifesta a causa di un'infezione delle vie aeree superiori o dopo un'otite acuta o cronica e si trasmette per via ematica.

La labirintite è una infiammazione del labirinto, i canali circolari dell'orecchio medio, provocata da infezioni batteriche o virali. Si tratta di una malattia frequente nelle infezioni purulente dell'orecchio medio che si trasmette per via ematica. Le cause non sono sempre facilmente individuabili, poiché la labirintite può manifestarsi anche in seguito alla parotite, a un'infezione delle alte vie respiratorie o provocata da herpes (virus isolato nei casi di una patologia simile alla labirintite, la neurite vestibolare). Come conseguenza dell'infiammazione, si può verificare l'erosione del canale semicircolare laterale, specie nella forma di otomastoidite cronica purulenta colesteatomatosa. 


Quali sono i sintomi della labirintite?

I principali sintomi sono l'alterazione dell'equilibrio, causata dalla modifica della disposizione del liquido contenuto nei canali auricolari, che serve a far percepire dal cervello la posizione del corpo nello spazio. Inoltre si possono avere cali transitori o permanenti delle capacità uditive (ipoacusia percettiva di grado variabile) e la percezione di fischi e suoni (acufeni). Nel caso di labirintite purulenta si ha a una grave flogosi auricolare e si determina una lesione irreversibile dell'orecchio interno con sordità grave. La labirintite cronica presenta piccole crisi vertiginose subentranti, con ipoacusia (neurosensoriale) progressiva a iniziare dai toni alti. Le crisi di vertigine possono essere accompagnate anche da nausea e vomito.


Qual è la diagnosi?

La diagnosi si effettua sui dati anamnestici (piccole crisi vertiginose, ipoacusia, acufeni) e obbiettivi (ipoacusia percettiva; piccoli segni di scompenso vestibolare). La compressione di aria nel condotto provoca una tipica crisi vertiginosa oggettiva e la comparsa di nistagmo oculare. Si può eseguire anche una risonanza magnetica o una TAC per valutare lo stato dell'orecchio interno, e un esame audiometrico per misurare la perdita di capacità uditiva e compararla con quella dell'altro orecchio.


Qual è la terapia?

La terapia può essere farmacologica o chirurgica; la prima cerca di controllare i sintomi attraverso diversi tipi di farmaci: anticolinergici per nausea e vomito, antistaminici, ma anche sostanze ipnotiche e ansiolitiche (benzodiazepine). Generalmente l'infezione si risolve in poche settimane, ma in alcuni casi può essere utile una terapia antibiotica mirata o antivirale (acyclovir).

Le terapie chirurgiche hanno lo scopo di rimediare ai danni permanenti alla struttura dell'orecchio interno, con paracentesi timpanica o timpanoplastica (nei casi di otite purulenta acuta) e interventi di mastoidectomia (mastoidite acuta).


Qualche precauzione

Durante gli attacchi di vertigini, occorre evitare i movimenti bruschi restando il più possibile immobili. Quando cessano, occorre riprendere gradualmente l’attività, possibilmente in un ambiente con bassa luminosità. Risulta utile evitare per qualche ora la lettura. Naturalmente occorre evitare di guidare o fare lavori manuali in cui si richiede particolare attenzione.


Quali sono le cure alternative?

Le motivazioni alla base dei suggerimenti delle varie discipline della medicina alternativa e di molte indicazioni generiche di dieta associano gli organi di equilibrio (come l'orecchio) alla funzionalità renale e al microcircolo. Per questo motivo la fitoterapia suggerisce di utilizzare il Gingko biloba per sue capacità di migliorare la circolazione dei capillari, e l'agopuntura cinese prevede interventi per migliorare la circolazione e la funzionalità dei reni. Anche le indicazioni alimentari insistono sul privilegiare alimenti ricchi di antiossidanti in grado di migliorare il microcircolo (frutta e verdura). Tuttavia questa spiegazione ha ben poco a vedere con la natura infiammatoria della malattia, quindi le soluzioni proposte sono molto opinabili. Nelle diete consigliate per la labirintite si suggerisce inoltre di evitare alcol e sostanze eccitanti come caffè o contenenti caffeina.

Siti web consigliati:
www.albanesi.it

 

 

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