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Sintomi premonitori del parto

Si manifesta con l'espulsione o estrazione del feto, e dei suoi annessi, dall'utero della madre. All'approssimarsi del momento in cui dovranno nascere i cuccioli, incominceranno a presentarsi sintomi esterni chiaramente indicativi quali: comportamento inquieto della cagna, dolori sempre più fitti e profondi; arretramento dei bordi della pelvi; accentuato gonfiore delle mammelle che secernono, attraverso i capezzoli, un liquido simile al latte: il colostro; tumefazione della vagina e presenza in essa di liquido vischioso. Quando i dolori si faranno veramente forti, si accentueranno le contrazioni dell'utero diventando prolungate ed intense. A questo punto esse provocheranno l'espulsione del feto, già scivolato avanti, attraverso l'utero, verso la vagina con dilatazione della vulva. I cuccioli si presentano uno per volta e la durata del parto, anche in caso di normalità, è suscettibile di variazioni. Le nascite possono aver luogo con intervalli di tempo che vanno da un quarto d'ora e anche più. 

Se tutto procede secondo le previsioni ed il parto non dura più del previsto, non sarà necessario procurare alla cagna nessun genere di alimento. Se si prolunga oltre il dovuto, potete (anzi è consigliato), somministrare una scodella di latte tiepido mescolato a un trenta per cento d'acqua e a un cucchiaio di zucchero. Evitate ogni cibo solido o difficile da digerire e acqua eccessivamente fredda. Durante il parto, la femmina giace su di fianco formando una specie di semicerchio con la testa in direzione della coda.

Non appena escono i cuccioli, la cagna stessa li libera dalla membrana e taglia coi denti il cordone ombelicale. In seguito, espelle la placenta che, subito inghiotte; il suo contenuto ormonico stimola infatti la secrezione lattea. A parto concluso, è necessario che la cagna riposi convenientemente; non dovrete quindi disturbarla, se non per lo stretto necessario. Provatele sempre la temperatura durante i cinque o sei giorni posteriori al parto. Ricordate che essa è leggermente superiore a quella umana. Deve essere presa nel retto e, se lo stato di salute è buono, non deve superare i 38.6 gradi.

Qualsiasi normale termometro servirà al caso. Durante il corso del parto la vostra presenza può risultare utile, ma conviene sia la più discreta possibile per non causare disturbo o nervosismo nella femmina. In ogni caso, di solito la cagna se la sbriga da sola, al momento del parto.

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