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Coprofagia
Per cercare di risolvere questo problema, è importante riuscire ad ottenere la completa
obbedienza del soggetto; questo serve per bloccarlo con un ordine prima che ingerisca qualcosa.
Se il cane è libero di girare per un giardino allora per controllarlo e impedirgli di mangiare alimenti non commestibili si interviene con NO, a cui
seguirà un comando che ha lo scopo di distrarlo.
Un altro sistema e' quello di distoglierlo dal suo intento spruzzandolo con l'acqua.
Ci sono soggetti che mangiano tutto ciò che gli capita per attrarre l'attenzione del proprietario; in questo caso non si deve, assolutamente gratificare il comportamento dell'animale aumentando le attenzioni nei suoi confronti; se l'oggetto che ha in bocca non
è di valore o pericoloso per la sua salute non si cerchi di prenderlo, ma si faccia finta di nulla.
Il cane esplora il mondo che lo circonda con la bocca, per cui può accadere che un oggetto preso con i denti, per
curiosità o gioco possa essere involontariamente ingerito.
Il proprietario rinforza tale comportamento rivolgendogli più attenzioni: infatti, cerca di togliere la pietra, il pezzo di legno o di plastica che il cane ha in bocca, cimentandosi in una gara di
abilità con lui, che molto divertito fugge e si nasconde sotto le poltrone o i tavoli. Quando viene raggiunto ringhia e non si lascia strappare l'oggetto che tiene stretto tra i denti, tirando in senso opposto.
Un vizio analogo a quello descritto e' la coprofagia, ossia l'abitudine a mangiare le proprie feci o quelle di altri animali. Alla base ci
può essere una motivazione di ordine igienico, le cagne tengono pulito il nido ingerendo le feci dei cuccioli,
però questo comportamento può continuare anche dopo lo svezzamento della prole.
Oppure di ordine alimentare, una carenza di minerali nella dieta, che il cane compensa con quelli eliminati con le feci.
In realtà quest’ultima e'un'evenienza molto rara; dal momento che l'alimentazione somministrata ai nostri amici a quattro zampe e' in genere, varia e bilanciata.
O di ordine sociale, l'isolamento, come si osserva tra i cani nei canili.
La coprofagia compare a volte in soggetti non educati, che urinano e defecano ovunque. In questi casi bisogna rimuovere tempestivamente le deiezioni e ripulire con prodotti che coprano l'odore, ne esistono in commercio, oppure va benissimo una soluzione di acqua e aceto; contemporaneamente si deve educare il cane a sporcare in un luogo apposito, da dove vengono tempestivamente tolte le feci.
In commercio ci sono prodotti che aggiunti al cibo rendono "sgradevoli" le feci, cosi' il cane non le mangia
più, perdendo il vizio.
Si ottengono dei buoni risultati anche spruzzando il cane, senza farsi vedere, con un getto di acqua nel momento in cui ingerisce qualche porcheria.
Il problema della coprofagia è naturalmente alimentare. In natura, nei momenti di carestia, l'azione è da considerarsi una lotta per la sopravvivenza pertanto, per il cane, è da ritenersi naturale e spontanea relativamente a certe occasioni.
Inizialmente, può essere determinato da una carenza alimentare o vitaminica, in seguito, può trasformarsi in cattiva abitudine messa in atto come riflesso incondizionato e quindi non controllabile dal cane.
Naturalmente l'intervento da parte della persona è d'obbligo per varie ragioni, che vanno dall'igiene al controllo dei parassiti intestinali a cui sarebbe esposto.
Bisogna verificare innanzitutto con il veterinario che il problema non derivi da parassiti intestinali, batteri intestinali o da qualche carenza fisica; spesso si può risolvere con una oculata somministrazione di sali minerali.
Consigli per affrontare il problema della coprofagia:
- controlla con il tuo veterinario l'assenza di parassiti intestinali
- quando asporti le sue feci, allontanalo o fallo distrarre in modo che non assista all'operazione.
- controllalo con un guinzaglio
- durante le passeggiate cerca di individuare l'esistenza di escrementi abbandonati prima che il cane arrivi alla loro portata
Se dovesse accadere che il vostro cane ingoia delle feci:
- evita di dargli importanza e sfata l'accaduto
- non tentare di aprigli la bocca
- se lo vuoi pulire, fallo dopo qualche momento, non deve associare il tuo intervento con le feci ingoiate
Se si interviene sul cane quando è ancora un cucciolo, il problema è risolvibile in breve tempo, se aspetti e lasci fissare il cattivo comportamento, avrai certamente grossi problemi in futuro.
Una delle ragioni per cui dobbiamo raccogliere le feci del nostro cane, è anche quella di non lasciarle a disposizione di altri che hanno questo fastidioso problema.
Oggi esistono anche diversi medicinali specifici per risolvere la
coprofagia; sono dei prodotti in polvere che si fanno ingerire al cane,
miscelati al cibo quotidiano, che rendono disgustose le feci, per cui il
soggetto non riesce più a ingerirle.
- Bibliografia:
O'Farrel V. - "Comportamento e psicologia del cane", Arnoldo Mondadori Editore, 1991
O'Farrel V. - "Se il cane è un problema...", GEO Editore, 1991
Hart L. B. - Hart L. L. - "Psicoterapia comportamentale del cane e del gatto", Edizione Agricole,
1989
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