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Zoonosi

Zoonosi:
Ogni malattia infettiva degli animali trasmissibile all'uomo.
Infezioni che possono essere trasmesse naturalmente dagli animali all'uomo e viceversa.

Classificazione zoonosi (OMS/FAO (1975):
- Zoonosi che provocano seri danni alle produzioni animali

- Zoonosi che provocano seri danni alla salute umana:

  1. che comportano perdita economiche alle produzioni animali;

  2. con poca rilevanza su animali e loro produzioni.

OMS definisce anche zoonosi:
"Ogni mancanza di salute o compromissione di qualità della vita dell'uomo o di un animale che derivi da un contatto con uomini o animali o che da questi sia stato provocato"
estensione del concetto anche per infezioni che provocano un danno sanitario tra cui anche morsicature, attacchi di selvatici, punture di insetti e incidenti stradali

Sono oltre 1700 gli agenti patogeni in grado di infettare animali e uomini di cui 250 sono causa di malattia alimentare



Piccioni in città

La presenza di piccioni in città presenta aspetti positivi, essi portano un po' di vita in ambienti altamente "devitalizzati" e danno un contributo alla scenografia che arricchisce le piazze. Gli aspetti negativi sono collegati alla loro sovrappopolazione ed eccessiva concentrazione, soprattutto nei centri storici dove mancano specie antagoniste e dove i piccioni possono trovare facilmente rifugio e cibo. A Pisa stime di qualche anno fa parlavano della presenza da 13 a 20 mila colombi. La presenza nelle maggiori città può raggiungere le 100.000 unità, con densità che possono superare i 3000 soggetti per chilometro quadrato. La sovrappopolazione può determinare danni ambientali e rischi sanitari
Danni ambientali
Il problema maggiore è quello della contaminazione fecale in strade piazze edifici pubblici e privati, con oneri a carico dei servizi di Igiene pubblica, ma anche dei cittadini. Danni si hanno su materiali lapidei e marmi in particolare, ma anche su altri materiali da costruzione e sono dovuti ad una combinazione di azione meccanica, chimica e microbiologica.
Meccanica: l'azione meccanica con le zampe e con il becco, per ingerire materiale lapideo e assumere minerali, determina erosioni delle superfici e allargamento delle fessure.
Chimica: il guano che si deposita sulle superfici determina in combinazione con inquinanti atmosferici e umidità dell'aria, una azione corrosiva su marmi ed intonaci, l'acqua porta i componenti chimici all'interno delle fessure estendendo l'azione corrosiva in profondità.
Microbiologica: sul materiale organico si sviluppano funghi e batteri, i solfobatteri in particolare trasformano lo zolfo dell'aria in acido solforico il quale attacca il carbonato di calcio del marmo.
Rischi sanitari
Il sovraffollamento determina forte competizione, stress, maggiore vulnerabilità alle malattie e di conseguenza maggiori rischi anche per l'uomo, soprattutto per i soggetti più deboli: bambini, anziani, immunodepressi.
I rischi aumentano se la contaminazione riguarda aree dove si svolgono attività sanitarie o annonarie (ospedali, laboratori, mercati, luoghi di produzione, commercializzazione e immagazzinamento di alimenti) 
Diverse zoonosi possono essere associate ad inquinamento fecale da piccioni: Clamidiosi, Salmonellosi, Campilobacteriosi, Yersiniosi e Micosi.
Chlamydia psittaci può colpire i piccioni manifestandosi con abbattimento, diarrea, dimagramento, sintomi respiratori e congiuntivite, soprattutto quando la resistenza degli animali diminuisce per fattori stressanti (sovraffollamento, carenze nutrizionali, patologie intercorrenti). Nella maggioranza dei casi l'infezione resta asintomatica. Nell'uomo l'infezione può decorrere senza sintomi, manifestarsi in forma benigna come una sindrome simil-influenzale o con una grave polmonite interstiziale di non facile cura.
Alcune specie di Salmonella possono albergare nel tratto digerente dei piccioni, essere escrete con le feci e contaminare gli alimenti.
Yersinia pseudotuberculosis può essere responsabile di patologia gastroenterica nel piccione; la disseminazione ambientale del microrganismo può comportare pericoli per l'uomo nel quale determina gastroenteriti acute.
Dalle feci di piccioni sono stati inoltre isolati Campylobacter ed Escherichia coli responsabili di forme enteriche nell'uomo.
Criptococcus neoformans è l'agente causale di una delle più importanti micosi profonde che possono colpire l'uomo. Il microrganismo colpisce solitamente persone indebolite da altre affezioni o immunodepresse ed è in grado di causare meningoencefaliti, polmoniti, nefriti, epatiti e coinvolgere altri organi determinando lesioni simil-tumorali (criptococcomi). Criptococcus si ritrova nel suolo, soprattutto nelle piccionaie e nel terreno contaminato dalle deiezioni dei piccioni. I piccioni portatori non manifestano alcun sintomo di malattia. L'uomo si contagia soprattutto per inalazione di polveri infette.
Da segnalare inoltre la possibilità che detriti cutanei e di penne di piccione, presenti in abbondanza nell'ambiente, possano causare fenomeni allergici in persone predisposte a tali patologie.
Interventi
La sovrappopolazione è una conseguenza di più fattori, sui quali si deve intervenire con misure specifiche per ciascuna città. Gli interventi devono essere programmati coordinati e continui, quelli parziali difficilmente hanno successo. 
Interventi educativi - Non demonizzare il colombo, ma educare i cittadini per ottenere la loro collaborazione nel controllo delle popolazioni presenti in città.
Censimenti - Censire le zone di insediamento delle colonie ed il numero dei capi presenti serve a capire l'entità del problema e verificare l'efficacia degli interventi che saranno adottati.
A titolo esemplificativo si riportano le disposizioni emanate della Regione Piemonte sulla effettuazione dei censimenti. 
Vengono costituiti appositi gruppi operativi formati da:
sanitari del servizio veterinario locale;
operatori tecnici (personale di apposite ditte specializzate convenzionate con il Comune interessato, dipendenti comunali o delle ASL);
rappresentanti qualificati delle associazioni protezionistiche;
Attraverso rilievi diretti e fotografici devono essere raccolte informazioni su:
numero e dislocazione urbana delle colonie, in particolare di quelle che danno maggiori inconvenienti;
consistenza delle colonie (conta previa somministrazione ripetuta di mangime in punti di raccolta abituali, preferibilmente durante le ore del mattino);
stato sanitario delle colonie, prevalenza di soggetti deboli, e con sintomi di malattia, esiti di eventuali esami di laboratorio su soggetti appositamente catturati;
dislocazione prevalente dei siti di nidificazione;
fonti di approvvigionamento alimentare;
danni ed inconvenienti arrecati e rischi sanitari.
I rilievi devono essere fatti con metodiche standardizzate che consentano di ripetere le operazioni ottenendo risultati comparabili.
Controllo delle sorgenti alimentari - Nelle città di piccole dimensione i piccioni possono alimentarsi anche nelle zone agricole circostanti, ma questo fenomeno è sempre meno frequente. La disponibilità di alimenti e spazi per nidificare e proteggersi dai rapaci, è un fattore che favorisce lo stazionamento permanente in città. Bisogna educare i cittadini a non alimentare i colombi, in alcuni Paesi l'alimentazione è proibita e punita con multe. Spesso gli alimenti distribuiti (pane, pasta), sono carenti di fattori nutrizionali, la abbondante disponibilità di questi alimenti non invoglia i piccioni a cercarne altri come chioccioline vermi o insetti, che hanno un valore nutritivo maggiore. La distribuzione incontrollata di cibo determina concentrazione di piccioni in zone spesso meno adatte alla loro presenza. L'alimentazione controllata con alimenti appropriati è una occasione per aggiungere al cibo medicamenti e farmaci antifecondativi.
E' inoltre importante ridurre i rifiuti alimentari disponibili, attraverso un servizio efficiente di nettezza urbana ed un servizio tempestivo di rimozione dei rifiuti alimentari nelle aree mercatali al termine della attività giornaliera. 
Controllo dei luoghi di nidificazione - Soprattutto nei centri storici molti edifici con sottotetti, torri e campanili, offrono condizioni ideali per la nidificazione. In questo caso è importante chiudere le aperture di accesso ai sottotetti con reti, eliminare i nidi e le uova. ripulire i locali dal guano per prevenire la migrazione della zecca Argas reflexus verso le abitazioni dell'uomo una volta che questa non trova più il suo ospite naturale. Dopo aver chiuso i siti di nidificazione, sono state anche posizionate colombaie costruite appositamente per consentire la nidificazione di in numero elevato di colombi. Queste colombaie possono essere visitate periodicamente per l'asportazione delle uova. 
Uso di repellenti fisici e chimici - Sono usate reti per proteggere gallerie e monumenti, dissuasori di appoggio: lamiere di acciaio inossidabile poste sui cornicioni per determinare effetto di scivolamento, quando la pendenza è superiore a 45°, strisce di plastica con inseriti fili di acciaio sottili di circa 10cm di lunghezza, paste cedevoli che determinano nei piccioni sensazione di intrappolamento, fili a corrente elettrica a basso voltaggio, apparecchi che emettono ultrasuoni, repellenti chimici a base di naftalene, cloruro di calcio, resine ureiche.
Controllo farmacologico della fertilità - Progesterone inibisce l'ovulazione, se somministrato giornalmente nel periodo di maggiore fertilità (aprile, maggio, giugno, settembre, ottobre); il costo è elevato (circa 15 Euro all'anno per capo) ed i rischi per la dispersione nell'ambiente di molecole ad attività ormonale suscitano molte perplessità. Azacolesterolo, riduce il tasso di colesterolo plasmatico e ostacola la formazione del tuorlo, disturba la secrezione di ormoni sessuali e provoca diminuzione dell'ovodeposizione e della spermatogenesi. Il trattamento viene eseguito per 10 gg all'inizio del periodo riproduttivo e ripetuto dopo 4 mesi. Busulfan è un antimitotico citostatico riduce l'accrescimento degli epiteli germinativi ed agisce riducendo la fertilità maschile e femminile. Viene somministrato in un solo giorno due volte l'anno, ha una bassa maneggevolezza, il dosaggio doppio può essere tossico per il midollo osseo. Si deve evitare la sua dispersione nell'ambiente.

Nicarbazina, farmaco coccidiostatico usato nel pollo e con effetti collaterali di calo dell'ovodeposizione. Sembra che il suo effetto si esplichi a livello ovarico con inibizione sullo stadio finale della maturazione follicolare e sulla inibizione della spermatogenesi. Sono in corso sperimentazioni con uso giornaliero di 400ppm
Sono infine in sperimentazione vaccini che stimolano una risposta immunitaria nei confronti di antigeni della membrana pellucida embrionale.
Prima di qualsiasi trattamento è importante adescare i piccioni con mangime non medicato, vietare la somministrazione di altri alimenti, stabilire il numero approssimativo dei soggetti da trattare in ciascun punto ed il dosaggio del farmaco. I trattamenti devono essere fatti contemporaneamente in diversi punti della città ed i farmaci vanno somministrati con granaglie non accessibili ad uccelli di piccole dimensioni. 
Catture mirate - sono indicate se ci sono problemi sanitari nella popolazione, ma non sono praticabili come metodo di riduzione della popolazione. Ci sono problemi di destinazione dei piccioni catturati, non si può liberarli in campagna e l'eutanasia si giustifica solo per soggetti malati. Si calcola che un prelievo del 50% dei soggetti presenti in una colonia è rimpiazzato dal normale ritmo riproduttivo annuale. Infatti una colonia indisturbata si raddoppia in circa un anno. Una coppia depone due uova per 4 -5 volte all'anno, la vita riproduttiva inizia a 5-6 mesi e dura fino a 4 anni circa, i piccioni possono vivere anche fino a 10 anni. 
Inserimento di specie predatrici nell'ecosistema urbano - in alcuni contesti è stata valutata l'opportunità di introdurre specie di uccelli predatrici per il piccione come taccole e gheppi.

Da un punto di vista organizzativo negli interventi di controllo delle popolazioni di piccioni, si devono prevedere 3 fasi:

1- fase di conoscenza del problema e di educazione della popolazione;

2- fase operativa per limitare la popolazione dei piccioni;

3- fase di interventi protratti per mantenere i livelli di popolazione ottimale, attraverso un servizio permanente come si fa per il controllo di altre popolazioni di sinantropi in città quali i ratti.

A titolo esemplificativo si ripartano in tabella le indicazioni e le osservazioni sui metodi suggeriti dalla Regione Piemonte.

Metodo Indicazioni Osservazioni

Educazione dei cittadini

Indispensabile prima di ogni tipo di intervento

Evitare campagne allarmistiche che enfatizzino i rischi sanitari e gli aspetti negativi

Chiusura degli accessi ai siti di nidificazione

Indispensabile in tutti gli edifici vecchi e degradati

Attenzione a non intrappolare i piccioni all’interno degli edifici

Dissuasori di appoggio e apparacchi  per l’allontanamento

Per monumenti ed edifici di interesse storico e artistico  e per diradare i grandi concentramenti

Intervento non risolutivo, il problema è solo aggirato

Anticoncezionali
-progesterone
-azacolesterolo
-busulfan

Utilizzabili nei luoghi aperti poco frequentati da persone, preventiva determinazione dei costi, organizzazione rigorosa,  monitoraggio costante

Da non applicarsi come sistema unico evitare l’impiego nei pressi di comunità, ospedali, scuole,  mercati

Catture

Riservate a colonie di particolare densità in presenza di rischi sanitari

Da non applicarsi senza motivi validi, l’ordinanza del Sindaco deve riportare le indicazioni sanitarie ed i motivi per cui  sono inapplicabili altri sistemi

 

 

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