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Quanto von der Wienerau

a cura di Alarico Sgroi

Undici anni fa, nel settembre del 1971, assistetti per la prima volta ad un Campionato SAS. Furono presentati poco più di sessanta cani suddivisi in dieci classi. Un successo veramente lusinghiero. Quel giorno vidi per la prima volta Quanto von d. Wienerau

Era reduce dalla Siegerschau svoltasi la settimana precedente a Mannheim, aveva ottenuto il secondo Auslese ed il miglior gruppo di riproduzione a pari merito con quello di Mutz Pelztierfarm,

Quanto era in piena forma ed al culmine della sua carriera: quattro anni e mezzo d’età, già tre volte Auslese, affermato riproduttore. Era stato acquistato alcuni mesi prima da Piero Alquati. A Sassuolo trovò un altro fuoriclasse: Mutz von der Pelztierfarm, dì cinque mesi più anziano rispetto Quanto, anch’esso secondo Auslese (1970) e riproduttore di pari valore, ma non in perfette condizioni. 

Mutz era di proprietà di Danzio Gobbi. Un fatto cremonese.

Giudicava Walter Gorrieri che classificò Mutz primo e Quanto secondo. Sì discusse a lungo sul risultato, inevitabilmente, visto i valore dei due soggetti, il loro differente stato di forma e penso soprattutto per il loro modo diverso, in un certo senso antitetico, di interpretare la piena tipicità della razza: Mutz essenziale nelle sue Linee, molto raccolto, solidissimo, di colori chiari, un cane di «rottura» di un dato modo di intendere il pastore tedesco; Quanto armonioso, con profili morbidi, con ottimi colori, certamente più appariscente. 

Commentando il giudizio da lui emesso Gorrieri si espresse in questi termini: — Particolarmente nelle classi adulti maschi si contendevano il primo posto due soggetti di assoluto primo piano: Mutz v d. Pelztierlarm e Quanto v. d. Wienerau. Si tratta di due soggetti che ritengo ci siano invidiati da qualunque nazione, anche perché di ambedue abbiamo visto in Germania eccellenti prodotti; pertanto la scelta, essendo impossibile per regolamento classificarli a pari merito, doveva essere fatta, anche se abbastanza ardua. Ho ritenuto di poter propendere per Mutz, anche se non presentato nella migliore forma, mentre era in ottima forma Quanto v.d. Wienerau, mantenendo fede ad un concetto molte volte esposto negli scorsi anni e che anche nel Campionato del 1970 mi orientò nella scelta della Campionessa SAS e cioè che, avendo il titolo dì Campione SAS - valore integro per l’arco di un anno e non del solo giorno della Mostra Sociale, ritengo non si debba dare eccessivo peso alla forma del soggetto in quella determinata giornata, ma valutare pregi e difetti (che anche nel più grande campione di ogni epoca non mancano) sul piano tecnico e, quando possibile, sulla riproduzione dei pastori tedeschi in esame per quanto attiene a questo ultimo fattore, devo precisare che di ambedue ho visto un eccellente gruppo di figli a Mannheim, ma qui in ltalia è ancora troppo sparuto il gruppo di discendenti per poter far pesare questa valutazione a favore dell’uno o dell’altro.

Pertanto, ho dovuto pensare al raffronto tra i due soggetti in sè, così come li ho visti anche in altre occasioni, in gran forma l’uno e l’altro e non in forma l’uno e l’altro e dal paragone tra i due, nell’una e nell’altra condizione, e dal riesame diretto dei concorrenti ho ritenuto di doverli classificare nell’ordine, sia pure ponendo l’accento sulla quasi parità di valori, primo MUTZ e secondo QUANTO.

Gorrieri formulò la seguente relazione: — Quanto, 4 anni e 6 mesi. nero-focato, dentatura completa. molto tipico con eccellenti proporzioni ed ottima testa, con impronta maschia, buona pigmentazione, buona ossatura e forte muscolatura, ottimi petto e torace, buon dorso, ottimo rene solido di giusta lunghezza, ottima angolatura della spalla e pastorale appena un po’ troppo piegato con lieve accenno a mancinismo, ottima groppa, eccellente angolatura del posteriore, ottimo movimento, ampio e sciolto con eccellente allungo e forte spinta del posteriore, chiude appena leggermente nei garretti ed i gomiti potrebbero essere appena un po’ più saldi. Nell’insieme un soggetto eccellente, di giuste proporzioni e angolature, tipico rappresentante dello standard —. Personalmente rimasi affascinato da Quanto e dovendo redigere queste note il ricordo di quel giorno mi è sorto spontaneo.


Quanto von der Wienerau SchH II, Korkl. I/a,  Auslese negli anni 1969/70/71/72.  Ha presentato consecutivamente dal 1971 al 1978 i propri gruppi d riproduzione alla Siegerschau, ottenendo la qualifica nel primo gruppo negli anni 1971/72/73/75/77
Fra i suoi figli 6 Auslese (4,2) e 26 Eccellenti (16,7) al campionato tedesco.
Alla Siegerschau 1981 su 205 maschi presentati alla GHK 57 (6 Auslese) discendevano in linea paterna da Quanto (Canto 62, Mutz 42, Marko 24)

Quanto nacque il 31.3.1967 da Condor Zollgrenzschutz- Haus e Yoga Wienerau, in una cucciolata di sei cuccioli, tre maschi e tre femmine. Condor, Auslese negli anni 1965/66, è stato un soggetto molto chiacchierato per la sua altezza al garrese, più prossima al limite minimo che a quello massimo della taglia. Alla Siegerschau del ‘66 l’allora presidente della S.V., Werner Funk, affermava: — Si sostiene che (Condor) è troppo piccolo. Io credo che questa critica sia ingiusta. Esso è di giusta taglia. L’altezza al garrese è di 62 centimetri. Costruzione esente da difetti, con anteriore corretto, buoni gomiti, bella groppa e linea. Colpisce per la sua compattezza e solidità, movimento corretto. Si è un po’ appesantito nel corso dell’ultimo anno. Non deve farlo ulteriormente, per non falsare le proporzioni fra altezza toracica e lunghezza degli arti — Il giudizio di selezione di Condor è veramente entusiastico: — Media taglia, ottima espressione, molto asciutto, solido e compatto, ottime proporzioni, costruito in modo ineccepibile. Angolature perfette, ossatura molto buona. Sono particolarmente da lodare il temperamento, la solida linea superiore e l’armonia dell’insieme. Movimento ampio, sciolto, costante. Carattere non criticabile, massima combattività —. Condor ha prodotto, oltre a Quanto, altri sette soggetti eccellenti alla Siegerschau (cinque maschi e due femmine) fra i quali Quino Wienerau, fratello di cucciolata di Quanto. Yoga Wienerau, settima eccellente alla Siegerschau del 1969, fu giudicata così in quella occasione (Giudice Albert Schneeloch): — Femmina di media taglia, piena di forza, allungata, con buona linea dorsale, molto buone le angolature e petto normale. Gli appiombi anteriori non sono del tutto corretti. Movimento spazioso, gomiti leggermente aperti. Massima combattività —. Yoga era consanguinea 2-2 sulla fattrice Dixie Wienerau (madre della cucciolata L-Wienerau) e presentava quegli appiombi anteriori non perfetti che sono stati poi una caratteristica del figlio Quanto. La stessa Dixie aveva appiombi anteriori leggermente mancini e metacarpi eccessivamente inclinati (Siegerschau 1961, classe adulti femmine, giudice Walter Trox) ed era figlia di uno stallone, l’Auslese Arno Haus Schwingel, che ha dato diversi problemi di appiombi sia nell’anteriore che nel posteriore. Da notare peraltro che nei prodotti della cucciolata più importante di Dixie (L-Wienerau) gli appiombi anteriori erano corretti, mentre quelli posteriori tendevano ad essere chiusi o addirittura vaccini (Liane-Canto).


In seguito la fusione fra le linee di Quanto (anteriore con appiombi mancini e metacarpi troppo flessi) e Canto (anteriore corretto, ma posteriore con appiombi vaccini) non ha dato particolari problemi di direzione degli arti, esaltando nel complesso i grandi pregi anatomici dei due riproduttori.

Yoga Wienerau è stata selezionata con il seguente giudizio: — Media taglia, molto espressiva, robusta, buon garrese, buona posizione della groppa, molto buone le angolature dell’anteriore e del posteriore. Buone proporzioni toraciche, passo corretto nell’anteriore e nel posteriore, movimento molto spazioso, spinta efficace, asciutta e solida in tutte le sue parti. Nervi sicuri e saldi, massima combattività —.

Quanto è nato quindi da genitori con aspetti morfologici molto simili. Entrambi di media taglia (62-57,5) e allungati, con ottimi angoli. Un tipo di accoppiamento che definirei di sintesi: un tentativo di selezionare, nell’insieme molteplici fattori che contribuiscono a costituire un valido soggetto, quelli più rilevanti, essenziali; i noti pregi relativi che formano la piena tipicità della razza.

Quanto dava nel suo complesso una impressione di grande armonia, appena disturbata dalla lunghezza degli avambracci non del tutto proporzionata all’altezza del torace (vedi Condor e Rolf dei quali riproponeva l’impostazione generale, logicamente evoluta da uno sforzo di selezione teso a raggiungere un soggetto il più corrispondente possibile ai dettami dello standard).

Il pelo di giusta lunghezza e gli ottimi colori erano particolari, di effetto. L’impronta sessuale era ottima, così come la testa di giuste dimensioni e proporzioni, assi cranio-facciali assolutamente paralleli e stop marcato. In questo contesto e nella considerazione che Quanto era di valida sostanza ed ossatura, va riconosciuto il determinante apporto della linea materna (Lido-Jalk-Vello).

quanto von der wienerau

genealogia quanto von der wienerau

La caratteristica morfologica di Quanto di maggior valore cinotecnico era l’anteriore o meglio le angolature dell’anteriore veramente ottimali sia per la lunghezza che per la posizione dei raggi ossei. La spalla ben inclinata e raccordata ad un omero lungo e giustamente angolato consentiva un allungo ampio, veramente efficace, in grado di bilanciare perfettamente la forte spinta del posteriore, rendendo possibile così, dati i pregi del tronco, lo sviluppo (trofismo) ed il tono della muscolatura e dei legamenti, quella falcata ampia, radente, redditizia, tipica del trottatore.

Il tronco era leggermente allungato in modo corretto, ben proporzionato; il dorso era solido ed il rene di giusta lunghezza. Torace ben profondo dai diametri esatti. Lo sterno ben sviluppato ed il ventre «moderatamente retratto» determinavano una linea inferiore dal profilo assolutamente perfetto.

La groppa si inseriva in modo armonico alla linea superiore ed era di lunghezza normale. Il posteriore era robusto e ben angolato.

Quanto, insomma era ricco di quei pregi anatomici fondamentali nel pastore tedesco, armonicamente fusi in un insieme definibile “assolutamente tipico”.

Una valutazione zootecnica sulle possibilità di trarre vantaggi dall’utilizzazione nell’allevamento della linea di sangue di questo stallone può oggi avvalersi dei dati forniti dalla lunga e vasta esperienza di produzione che ha evidenziato come in Quanto le caratteristiche genetiche (genotipo) coincidevano in larga base a quelle esteriormente visibili (fenotipo). Tipo, taglia media, colori, anteriori ben angolati, tronco e testa di ottima fattura sono da sempre state caratteristiche pregevoli della produzione di Quanto, che ha avuto nella lunghezza degli avambracci e delle groppe le sue note meno piacevoli, così come negli appiombi degli anteriori e nella solidità dei metacarpi.

Quanto unito praticamente a tutte le linee di sangue ha prodotto validi soggetti. Maggiori e più frequenti successi si sono avuti se utilizzato con discendenti di Dago von Schloss Dahlhausen e JaIk Fohlenbrunnen.

A questo proposito viene spontaneo chiedersi come mai in Italia, pur avendo avuto a disposizione per lunghi periodi sia Dago che Lido (JaIk), e potendo contare di conseguenza su un buon numero di fattrici loro discendenti, non si sia vista una quantità di buoni soggetti, figli di Quanto.

Se ciò è avvenuto a causa dell’abituale malcostume, legato ad un malsano concetto di concorrenza, di non utilizzare i soggetti altrui (cosa che conduce spesso alla denigrazione aprioristica degli stessi), è allora il caso, potendo adesso valutare i danni che tale comportamento ha provocato, di cercare di agire nel presente in modo più maturo e produttivo. Dick, Lasso e Reza potevano nascere in Italia.

Riguardo il problema displasia è notorio che Quanto ha dato dei risultati talvolta discordanti, nel senso che a cucciolate con medie di soggetti esenti nella norma ha alternato qualche caso con percentuali più elevate di soggetti displasici. E’ però un elemento concreto e oggettivo che il dato praticamente consuntivo della produzione di Quanto sotto questo aspetto lo indica al secondo posto assoluto nella classifica dei riproduttori con maggior numero di figli esenti a tutto il 31.10.78, con 551 figli che hanno ottenuto la «a».


Nella stessa classifica era al primo posto Marko Cellerland (882), stallone assolutamente dominante in questo senso, e al terzo Mutz Pelztierfarm (477).Oltre alle caratteristiche fisiche è d’obbligo (essendo la nostra una razza da utilità alla quale sono richiesti i più svariati servizi) considerare molto attentamente anche le attitudini psichiche di un riproduttore. Il nostro obiettivo finale è quello di ottenere «un cane da utilità capace di alte prestazioni» e di conseguenza lo standard della razza «si riferisce sia alle caratteristiche fisiche che a quelle del temperamento e del carattere». Troppo spesso queste ultime sono dimenticate o poste in secondo piano rispetto alle prime. Lo standard parla di temperamento esuberante, obbedienza, duttilità, abnegazione, forza, coraggio, decisione, aggressività, equilibrio, docilità, fedeltà, amore per i padroni, i bambini e l’ambiente familiare, di disinvoltura nei contatti con gli uomini. «Nell’insieme un’immagine armonica di naturale nobiltà e dignità che ispira sicurezza».

Ottenere cani con simili qualità non è certo semplice:

chi alleva pastori tedeschi deve essere consapevole delle proprie responsabilità. E nostro dovere valutare prima di ogni accoppiamento, dando pari valore ad entrambe, sia le caratteristiche morfologiche che quelle psichiche dei riproduttori. E’ poi compito dei singoli proprietari valorizzare al massimo le potenzialità del carattere dei propri cani.

I giudici, nella loro azione di verifica e di indirizzo, devono tenere nella massima considerazione l’insieme delle qualità psichiche di ogni soggetto loro presentato, raccomandando per l’allevamento solo quei cani esenti da vizi.


Non valutare appieno questo aspetto di primaria importanza e non considerare l’alto rischio di trasmissibilità di gravi difetti psichici geneticamente fissati (non entrando in questo contesto ad approfondire l’argomento dei vizi eventualmente acquisiti nell’habitat di ogni singolo soggetto e delle sue particolari esperienze e/o traumi) è un atto di irresponsabilità ed un grave attentato al sano sviluppo del la razza, universalmente la più amata ed apprezzata, sia per il piacevole aspetto estetico che per la completezza del carattere.

Quanto Wienerau aveva nel suo insieme un buon carattere con un equilibrio particolarmente lodevole ed una buona aggressività. Il padre Condor pur essendo ricco di temperamento era un soggetto leggermente sensibile, la madre Yoga aveva un ottimo carattere, retaggio della linea paterna (Lido Wienerau), alla quale è bene ricorrere in casi di accoppiamento con soggetti non particolarmente brillanti.

Un dato interessante segnala che ben diciassette dei novanta partecipanti alla Bundessiegerprüfung 1981 hanno nei loro certificati Quanto, e tra gli altri anche il Sieger Solo Bernd Lierberg (famoso riproduttore di soggetti di ottimo carattere) vanta un maggior numero di presenze (23).

Le foto dei figli più importanti sintetizzano il concetto del tipo che Quanto possedeva e che ha trasmesso, mentre quelle degli ascendenti ne indicano le radici.

Alarico Sgroi

Discendenti di Qunato von der Wienerau:

discendenti

discendenti

fig, 15 Vello Unterhain

fig. 16 Auslese Freda von Wienerau

fig. 17 Auslese Carla von Haus Hakatherm

 

 

Bibliografia essenziale

Richterberichte über die SV-HZS, SV-Zeitung 12/1960-1981,

Trox, Funk, Schneeloch, Rummel, H. Martin.

Relazione del Campionato SAS 1971, 11 cane da pastore tedesco /1971, Gorrieri.

L’allevamento del cane da pastore tedesco: problema attuale, problema zootecnico, / cane da pastore tedesco 22/1976, Alquati.

Standard attuale della razza del cane da pastore tedesco.

Auswertung der HD-Kartei betr. Vererbung des «a» seitens der Vater-Rùden, SV-Zeìtung 3/1979, Giebel.

Einteilung nach Blutlinie, SV-Zeitung 12/81, Rummel, Anders, Hekel.

Ubersicht über die Verteilung der Blutlinien (Vaterlinie), SV.

Zeitung 5/82, Scheld.


*Tratto dal n° 48 del Pastore Tedesco

Cane da pastore tedesco

 

 

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