Google

Web difossombrone.it

La Leishmaniosi ha i giorni contati ?

vaccino

Potrebbe avere i giorni contati la grave malattia canina Leishmaniosi, con grande ristoro da parte di proprietari di cani e veterinari alle prese con questa patologia parassitaria difficile da curare e di fatto inguaribile.
Ricordiamo che la Leishmaniosi è una malattia che ha la massima diffusione nei Paesi del Mediterraneo, dunque ad essere maggiormente esposti sono i cani del sud Italia, anche se, nell'ultimo ventennio, zone del Paese ritenute a bassa o quasi nulla diffusione, come avviene in Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Trentino e Lombardia, hanno assistito ad una vera e propria esplosione della patologia.
Addirittura, solo nella regione Piemonte, sarebbero state localizzate tre zone comprese fra i comuni di Torino, Ivrea e Casale Monferrato dove si è assistito, nel periodo preso a riferimento, ad un aumento dei casi di Leishmaniosi pari, quasi, al 6%.

A provocare la malattia un insetto che somiglia ad una zanzara e che si definisce pappatacio che punge l'animale soprattutto in estate nelle ore più prossime al tramonto, di notte fino all'alba. Ovviamente ad essere maggiormente soggetti alla malattia sono quei cani che vivono all'aperto, anche se di fronte alla puntura dell'insetto, nessun animale è davvero al sicuro, in nessuna parte del mondo con una maggiore esposizione al parassita nelle zone costiere, a quanto pare, Australia esclusa.

Al di là dei sintomi e della prognosi per quanto concerne il cane infetto, rimandiamo il tutto ai siti di interesse veterinario, tuttavia occorre ricordare che la paura che la malattia possa essere trasmessa dal cane all'uomo è quasi del tutto infondata. Resta il fatto che in conseguenza dell'esistenza di zone endemiche ad alta diffusione di parassiti in grado di produrre la malattia, la stessa può riguardare anche l'uomo ed in questo caso si parla di Leishmaniosi umana. La buona notizia è che fra qualche anno potremmo disporre di un vaccino in grado di debellare la patologia, secondo quanto dichiarato da Luigi Gradoni del reparto di Malattie trasmesse da vettori e Sanità internazionale del dipartimento di Malattie infettive, parassitarie immunomediate dell'Iss.   "Ci sono sei o sette aziende farmaceutiche che stanno collaborando con noi e mettendo a disposizione ingenti fondi - ha detto l'esperto a Roma, in occasione di un incontro sul tema - perché molto interessate a questo vaccino. Quello che stiamo cercando di ottenere è un siero che funga sia da prevenzione che da cura contro la leishmaniosi". Un vaccino terapeutico e preventivo, insieme, dunque "che ci sta dando buone speranze e che potrebbe arrivare a breve sul mercato", ha concluso Gradoni.
In atto non si conosce molto altro di tale innovativo presidio terapeutico, ciò che pare di capire è che tale vaccino, oltre che un'arma preventiva contro la malattia, può rappresentare un ottimo baluardo nella cura della stessa patologia.

Torna all'elenco degli articoli sul cane

Questo articolo è protetto dalle Leggi Internazionali di Proprietà.
E' PROIBITA la sua riproduzione totale o parziale, all'interno di qualsiasi mezzo di comunicazione
(cartaceo, elettronico, ecc.) senza l'autorizzazione scritta dell'autore.

Torna su

 

Torna alla Home collabora con difossombrone.it
Copyright © Difossombrone.it tutti i diritti sono riservati

Sito internet realizzato da VedaNet