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Ghiandole Cutanee

La pelle dei mammiferi domestici comprende tre tipi principali di ghiandole:

  1. Ghiandole sudoripare
  2. Ghiandole sebacee
  3. Ghiandole mammarie.
Le Ghiandole Sudoripare

Sono distinte in due categorie:
  1. Ghiandole sudoripare eccrine (o merocrine), si formano in modo indipendente dai peli, sono per lo più piccole e di forma tubulare con la parte profonda, situata nel derma, avvolta a gomitolo; la secrezione è di tipo merocrino. Esse si trovano quasi esclusivamente a livello degli spazi interdigitali. Le ghiandole eccrine producono il sudore, però con due modalità diverse:
    1. produzione scarsa e continua (fenomeno detto perspirato);
    2. secrezione intensa e rapida (fenomeno della sudorazione propriamente detta); essa partecipa alla regolazione della temperatura corporea.
    Il sudore è un liquido acquoso, incolore, che contiene circa lo 0.5-1% di sostanza secca, nella quale si trovano sali minerali (in particolare il cloruro sodico) e sostanze organiche (acido urico, urea, acidi organici, ...);
  2. Ghiandole sudoripare apocrine, sono formazioni annesse ai follicoli dei peli; la loro secrezione è di tipo apocrino. Il sistema delle ghiandole sudoripare apocrine è molto sviluppato negli animali domestici. Esistono quindi alcune differenze fondamentali tra le due categorie di ghiandole sudoripare; differenze che riguardano anche la qualità del secreto. Le ghiandole apocrine producono un secreto vischioso di color bianco-grigiastro, che viene emesso nel follicolo pilifero; nel cane il secreto non sembra avere alcuna importanza sulla regolazione della temperatra corporea: l'emissione del secreto sarebbe invece connessa con il ciclo sessuale o con stati emozionali particolari (irritabilità, ...); tra i costituenti principali del secreto si trovano acidi grassi e alcune sostanze proteiche.
Le Ghiandole Sebacee

Le ghiandole sebacee sono ghiandole per lo più annesse ai follicoli dei peli e appartengono al gruppo delle Ghiandole acinose semplici o ramificate. Producono un liquido di color biancastro, che a contatto dell'aria si solidifica costituendo il sebo, sostanza untuosa atta a mantenere morbido il pelo e contenente fosfolipidi, trigliceridi e acidi grassi liberi. Il loro secreto si forma a spese dell'intero corpo cellulare (secrezione di tipo olocrino).

Le Ghiandole Mammarie

Le ghiandole mammarie costituiscono una categoria particolare di ghiandole cutanee raggruppate in corpi ghiandolari, le mammelle, che si sviluppano notevolmente negli animali di sesso femminile dopo la pubertà, in stretta connessione con lo sviluppo dell'apparato genitale; esse sono preposte alla secrezione lattea. Le mammelle assumono grande sviluppo verso la fine della gravidanza e, dopo il parto, per tutto il periodo dell'allattamento. Lo sviluppo delle ghiandole mammarie e di conseguenza la secrezione lattea sono strettamente dipendenti dall'azione degli ormoni ovarici (progesterone) e degli ormoni ipofisari, quali la prolattina e l'ossitocina. Le mammelle nella femmina sono disposte di norma a livello del torace e dell'addome. Il solco intermammarico, più o meno marcato, separa le mammelle in due lati. La cagna ha un numero di mammelle per lato che varia da 4 a 6, con un numero di canali escretori di 8-20 in ogni capezzolo; per quest'ultimo motivo le mammelle sono di tipo composto, cioè sono rappresentate da più mammelle semplici (un'unica ghiandola composta da un unico dotto escretore che si apre nel capezzolo) che fanno parte di un unico corpo mammario circondato da una guaina connettivale comune; in un capezzolo esistono quindi tanti dotti escretori quante sono le ghiandole semplici constituite.
Negli animali di sesso maschile gli abbozzi ghiandolari mammari si formano; essi rimangono però atrofici o pochissimo evidenti per l'assenza degli ormoni sessuali femminili responsabili del loro sviluppo.
In ciascuna mammella si possono considerare:
  1. il rivestimento cutaneo, costituito dalla pelle, è relativamente sottile e provvisto di ghiandole sudoripare e sebacee;
  2. la capsula o fascia mammaria, situata al di sotto della pelle, rappresenta il sottocute ed è in massima parte di natura fibrosa;
  3. la parte ghiandolare con il sistema delle vie escretorie; essa costituisce nel suo insieme una ghiandola tubulo-alveolare composta con un unico dotto escretore, detto dotto papillare, situato nella parte dorsale del capezzolo. Il dotto papillare, che è circondato da uno sfintere ben sviluppato di muscolatura liscia, è in comunicazione da un lato con l'esterno e dall'altro si apre in una dilatazione sacciforme, la cisterna del latte o seno lattifero. Al seno lattifero affluiscono dei canali galatofori, ognuno dei quali parte da formazioni alveolari, gli alveoli mammari. Detti alveoli costituiscono l'unità strutturale secernente della ghiandola. Attorno al capezzolo esistono degli elementi mio epiteliali, dotati di proprietà contrattile, e nel connettivo interposto si trova una fitta rete di capillari sanguigni.

a cura di Sara Dioguardi
Bibliografia: Appunti Anatomia; Anatomia e Fisiologia degli animali domestici, utet

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